ID:
502753
Durata (ore):
40
CFU:
6
SSD:
FILOSOFIA POLITICA
Anno:
2024
Dati Generali
Periodo di attività
Secondo Semestre (24/02/2025 - 30/05/2025)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Il corso intende illustrare differenti tematiche concernenti l’etica pubblica, intesa come modalità specifica di giudicare la moralità della politica e delle questioni sociali ad essa attinenti.
La prima parte del corso (12 lezioni) si propone di introdurre gli studenti all’indagine normativa dell’etica pubblica attraverso la presentazione di alcuni tra i principali approcci metodologici (deontologia e consequenzialismo) e teorici (liberalismo e neo-repubblicanesimo) alla questione di quali doveri gli individui abbiano in un assetto collettivo e quale sia la fonte di giustificazione dei doveri reciproci. In virtù di questa cornice normativa di sfondo, si svilupperà successivamente una ampia riflessione sulla possibilità che individui liberi e autonomi possano convivere pacificamente in contesti di forte pluralismo. L’indagine si svilupperà a partire da un’analisi approfondita di alcuni concetti essenziali nel dibattito contemporaneo sull’etica pubblica, quali l’eguale rispetto, la tolleranza, il multiculturalismo e l’indagine di quali siano processi adeguati alla gestione dei conflitti pubblici. Questa parte del corso si articola principalmente in lezioni frontali mirate a familiarizzare gli studenti con l’analisi normativa delle questioni rilevanti per l’etica pubblica e per l’introduzione e discussione di concetti e pratiche che caratterizzano la vita quotidiana di tutti, in quanto cittadini. La partecipazione in classe è caldamente consigliata e le letture introduttive sono state selezionare per fornire supporto e approfondimento allo studio delle tematiche affrontate nelle 12 lezioni introduttive.
La seconda parte del corso (6 incontri seminariali e 2 dibattiti formali) intende sviluppare le competenze di analisi e discussione critica degli studenti attraverso l’applicazione della cornice metodologica e teorica illustrata durante la prima parte del corso per discutere in classe di alcuni casi rilevanti, spesso oggetto di politiche di intervento pubblico. All’interno della seconda parte del corso si affronteranno temi quali lo studio della corruzione politica quale problema genuino di etica pubblica; lo spazio teorico e pratico per richieste di obiezione di coscienza; il ruolo politico e simbolico di atti di disobbedienza civile; la liceità o meno dei discorsi d’odio in contesti democratici; come riconoscere e affrontare forme strutturali di ingiustizia sociale radicati nelle democrazie contemporanee e il ruolo che la rabbia sociale e l’attivismo politico possono svolgere all’interno di questi contesti strutturalmente ingiusti.
La prima parte del corso (12 lezioni) si propone di introdurre gli studenti all’indagine normativa dell’etica pubblica attraverso la presentazione di alcuni tra i principali approcci metodologici (deontologia e consequenzialismo) e teorici (liberalismo e neo-repubblicanesimo) alla questione di quali doveri gli individui abbiano in un assetto collettivo e quale sia la fonte di giustificazione dei doveri reciproci. In virtù di questa cornice normativa di sfondo, si svilupperà successivamente una ampia riflessione sulla possibilità che individui liberi e autonomi possano convivere pacificamente in contesti di forte pluralismo. L’indagine si svilupperà a partire da un’analisi approfondita di alcuni concetti essenziali nel dibattito contemporaneo sull’etica pubblica, quali l’eguale rispetto, la tolleranza, il multiculturalismo e l’indagine di quali siano processi adeguati alla gestione dei conflitti pubblici. Questa parte del corso si articola principalmente in lezioni frontali mirate a familiarizzare gli studenti con l’analisi normativa delle questioni rilevanti per l’etica pubblica e per l’introduzione e discussione di concetti e pratiche che caratterizzano la vita quotidiana di tutti, in quanto cittadini. La partecipazione in classe è caldamente consigliata e le letture introduttive sono state selezionare per fornire supporto e approfondimento allo studio delle tematiche affrontate nelle 12 lezioni introduttive.
La seconda parte del corso (6 incontri seminariali e 2 dibattiti formali) intende sviluppare le competenze di analisi e discussione critica degli studenti attraverso l’applicazione della cornice metodologica e teorica illustrata durante la prima parte del corso per discutere in classe di alcuni casi rilevanti, spesso oggetto di politiche di intervento pubblico. All’interno della seconda parte del corso si affronteranno temi quali lo studio della corruzione politica quale problema genuino di etica pubblica; lo spazio teorico e pratico per richieste di obiezione di coscienza; il ruolo politico e simbolico di atti di disobbedienza civile; la liceità o meno dei discorsi d’odio in contesti democratici; come riconoscere e affrontare forme strutturali di ingiustizia sociale radicati nelle democrazie contemporanee e il ruolo che la rabbia sociale e l’attivismo politico possono svolgere all’interno di questi contesti strutturalmente ingiusti.
Prerequisiti
Non ci sono prerequisiti formali. Di ausilio, ma non essenziale, è una conoscenza di base delle forme di potere e dei diversi tipi di regime politico, dell'economia politica, e delle problematiche fondamentali dei dibattiti contemporanei di etica pubblica nei contesti liberal-democratici.
Metodi didattici
Il corso si articola in due parti. La prima parte consiste in 12 lezioni frontali e interattive che possono prevedere l’utilizzo di supporti informatici. La partecipazione in classe è caldamente consigliata e le letture introduttive sono state selezionare per fornire supporto e approfondimento allo studio delle tematiche affrontate nelle 12 lezioni introduttive. La seconda parte del corso (6 incontri seminariali e 2 dibattiti formali) intende sviluppare le competenze di analisi e discussione critica degli studenti attraverso l’applicazione della cornice metodologica e teorica sviluppata durante la prima parte del corso per discutere in classe di alcuni casi rilevanti, spesso oggetto di politiche di intervento pubblico. I seminari e i dibattiti formali richiederanno una partecipazione attiva da parte degli studenti e delle studentesse mirata a formare e sviluppare capacità di analisi critica e ad argomentare con chiarezza. I seminari vertono su testi introdotti dalla docente e discussi in classe. Tutti gli studenti sono tenuti a leggere i testi e a preparare almeno una domanda o considerazione critica da presentare in classe durante la discussione. Gli ultimi due incontri avranno la struttura di un dibattito formale in cui due squadre formate da alcuni studenti si contrapporranno discutendo due mozioni riguardanti due problematiche di etica pubblica attinente alcuni dei temi trattati durante gli incontri seminariali. La partecipazione attiva durante la discussione influirà per il 20% sulla valutazione finale.
Verifica Apprendimento
La valutazione ricomprende un voto per la partecipazione attiva durante i seminari (20%); una tesina scritta (60%); e un esame orale (20%).
1) Durante il corso saranno individuati alcuni temi fondamentali e gli studenti dovranno selezionare un argomento su cui svolgere una tesina di 4.000 parole. La tesina potrà vertere sia su questioni teoriche sia sull’analisi normativa di un caso pratico. In ogni caso l’argomento della tesina dovrà essere concordato con il docente. Una serie di linee guida per la stesura delle tesine sarà resa disponibile durante il corso. Gli studenti sono tenuti ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni così fornite (con particolare attenzione ai requisiti formali per le note e la bibliografia).
Le tesine dovranno essere consegnate, via email in formato word, almeno una settimana prima dell’appello nel corso del quale lo studente intende sostenere l’esame. Le tesine che eccedono il numero di parole previsto e/o consegnate in ritardo non verranno accettate.
Tutte le tesine saranno scannerizzate con il programma anti-plagio fornito dall'Ateneo.
2) L’esame finale sarà orale e consisterà in una discussione della relazione scritta e un’ulteriore verifica delle conoscenze acquisite durante il corso, e attraverso lo studio dei testi d’esame, su alcuni temi del corso non affrontati nella tesina. L’esame orale potrà essere sostenuto solo da chi avrà consegnato in tempo la relazione scritta. L’obiettivo del corso sarà considerato raggiunto se agli esami gli studenti si dimostreranno in possesso di nozioni, termini e informazioni essenziali sugli argomenti trattati, e capaci di condurre una discussione aperta e critica.
Per gli studenti frequentanti, la partecipazione attiva in classe e ai seminari conterà per un 20% della votazione finale; la stesura della tesina per un 60% e l’esame orale sulla restante parte del programma d’esame costituirà un ulteriore 20% del voto finale.
Esame per studenti non-frequentanti (e per gli studenti frequentanti che abbiano totalizzato più di 5 assenze): il programma e la modalità d’esame per i non frequentanti è il medesimo che per gli studenti frequentanti. Gli studenti non frequentanti, una volta terminate le letture del corso, dovranno contattare la docente per stabilire un incontro dove discutere insieme un possibile argomento da sviluppare per la tesina (laddove si riscontrino dubbi o difficoltà con una parte del corso da parte dello studente, la docente potrà suggerire letture integrative a supporto dell’apprendimento). La seconda parte dell’esame in forma orale verterà sull’intero programma d’esame e consisterà in un orale un po’ più ampio che per gli studenti frequentanti. La suddivisione della valutazione finale è così suddivisa per gli studenti non-frequentanti: tesina (60%); esame orale (40%).
Per quanto concerne gli studenti aderenti alle modalità di Didattica Inclusiva saranno assicurate fino a due ore alla settimana di ricevimento online e indicazioni sui materiali didattici che consentano la preparazione dell'esame in autonomia.
Inoltre, per gli aderenti al Progetto PA 110 e lode sarà garantito l'accesso a risorse didattiche confacenti il Programma di formazione universitaria ai dipendenti della Pubblica Amministrazione.
1) Durante il corso saranno individuati alcuni temi fondamentali e gli studenti dovranno selezionare un argomento su cui svolgere una tesina di 4.000 parole. La tesina potrà vertere sia su questioni teoriche sia sull’analisi normativa di un caso pratico. In ogni caso l’argomento della tesina dovrà essere concordato con il docente. Una serie di linee guida per la stesura delle tesine sarà resa disponibile durante il corso. Gli studenti sono tenuti ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni così fornite (con particolare attenzione ai requisiti formali per le note e la bibliografia).
Le tesine dovranno essere consegnate, via email in formato word, almeno una settimana prima dell’appello nel corso del quale lo studente intende sostenere l’esame. Le tesine che eccedono il numero di parole previsto e/o consegnate in ritardo non verranno accettate.
Tutte le tesine saranno scannerizzate con il programma anti-plagio fornito dall'Ateneo.
2) L’esame finale sarà orale e consisterà in una discussione della relazione scritta e un’ulteriore verifica delle conoscenze acquisite durante il corso, e attraverso lo studio dei testi d’esame, su alcuni temi del corso non affrontati nella tesina. L’esame orale potrà essere sostenuto solo da chi avrà consegnato in tempo la relazione scritta. L’obiettivo del corso sarà considerato raggiunto se agli esami gli studenti si dimostreranno in possesso di nozioni, termini e informazioni essenziali sugli argomenti trattati, e capaci di condurre una discussione aperta e critica.
Per gli studenti frequentanti, la partecipazione attiva in classe e ai seminari conterà per un 20% della votazione finale; la stesura della tesina per un 60% e l’esame orale sulla restante parte del programma d’esame costituirà un ulteriore 20% del voto finale.
Esame per studenti non-frequentanti (e per gli studenti frequentanti che abbiano totalizzato più di 5 assenze): il programma e la modalità d’esame per i non frequentanti è il medesimo che per gli studenti frequentanti. Gli studenti non frequentanti, una volta terminate le letture del corso, dovranno contattare la docente per stabilire un incontro dove discutere insieme un possibile argomento da sviluppare per la tesina (laddove si riscontrino dubbi o difficoltà con una parte del corso da parte dello studente, la docente potrà suggerire letture integrative a supporto dell’apprendimento). La seconda parte dell’esame in forma orale verterà sull’intero programma d’esame e consisterà in un orale un po’ più ampio che per gli studenti frequentanti. La suddivisione della valutazione finale è così suddivisa per gli studenti non-frequentanti: tesina (60%); esame orale (40%).
Per quanto concerne gli studenti aderenti alle modalità di Didattica Inclusiva saranno assicurate fino a due ore alla settimana di ricevimento online e indicazioni sui materiali didattici che consentano la preparazione dell'esame in autonomia.
Inoltre, per gli aderenti al Progetto PA 110 e lode sarà garantito l'accesso a risorse didattiche confacenti il Programma di formazione universitaria ai dipendenti della Pubblica Amministrazione.
Testi
L'esame verte su un insieme di testi (articoli o capitoli). Questi testi saranno acquistabili in forma di raccolta di fotocopie con il titolo “Dispensa di Etica Pubblica, anno accademico 2023/24”, acquistabile presso la libreria CLU, via San Fermo, Pavia.
I testi si dividono in due gruppi: un primo gruppo di testi introduttivi e un secondo gruppo di testi che verranno affrontati durante le lezioni seminariali. I testi introduttivi sono immaginati come letture di supporto e approfondimento dei temi sviluppati e discussi nelle prime 12 lezioni. Le letture per i seminari sono da svolgersi antecedentemente al seminario di discussione e sarà data per scontata la lettura delle stesse, di modo da poter favorire la discussione (e comprensione) da parte di tutti durante il seminario.
Testi introduttivi:
1. Ceva, Emanuela, Giustizia e conflitti di valori, Bruno Mondadori, Milano, 2008, cap. 1 e 2, pp. 15-52.
2. Darwall, Stephen, “Due tipi di rispetto come riconoscimento per le persone”, in I. Carter, A.E. Galeotti, V. Ottonelli (a cura di), Eguale rispetto,
Bruno Mondadori, Milano, 2008, pp. 1-23.
3. Galeotti, Elisabetta, La tolleranza. Una proposta pluralista, Liguori, Napoli, 1994, cap. 4, pp. 141-171.
4. Galeotti, Elisabetta, “Per un multiculturalismo praticabile”, Quaderni di BDL, 1/2019, pp. 33-45.
5. Liveriero, Federica, Decisioni pubbliche e disaccordo, LUISS University Press, Roma, 2017, pp. 187-205.
6. Maffettone, Sebastiano, Politica, Le monnier, Firenze, 2019, cap. 3 “Repubblicanesimo”, pp. 225-250.
7. Ottonelli, Valeria, (a cura di), Leggere Rawls, il Mulino, Bologna, 2010, capitolo 3, pp. 149-202.
8. Pellegrino, Gianfranco, Etica pubblica. Una piccola introduzione, LUISS University Press, Roma, 2015, cap. 3, pp. 95-123.
Testi per i seminari (di cui è richiesta la lettura antecedente al seminario di riferimento):
1. Amighetti S. & Nuti, A. (2015), “Towards a Shared Redress: Achieving Historical Justice Through Democratic Deliberation”, The Journal of Political Philosophy, 23 (4), pp. 385–405.
2. Celikates, Robin, (2019), “Constituent power beyond exceptionalism: Irregular migration, disobedience, and (re-)constitution”, Journal of International Political Theory, 15(1), pp.67-81.
3. Ceva, Emanuela, (2011), “L’obiezione di coscienza contra legem come una rivendicazione di rispetto”, Notizie di Politeia, 27, pp. 113-117.
4. Ceva, Emanuela e Michele Bocchiola, (2017), “L’approccio dell’etica pubblica allo studio della corruzione politica. Un’analisi normativa”, in P. Previtali, R. Procaccini, A. Zatti (a cura di), Trasparenza e anticorruzione tra enforcement e risk management, Pavia University Press, Pavia, pp. 5-20.
5. Riva, Nicola, (2019), “Il principio del danno e le espressioni d’avversione o d’odio”, Biblioteca della libertà, 224, pp. 19-38.
6. Testino, Chiara, (2010), “Redistribuzione o riconoscimento”, in E. Biale, V. Ottonelli e C. Testino, Dilemmi politici, De Ferrari Editore, Genova, cap. 2, pp. 47-68.
7. Young, Iris Marion (2001) “Activist challenges to deliberative democracy”, Political theory, 29(5), pp. 670-690.
I testi si dividono in due gruppi: un primo gruppo di testi introduttivi e un secondo gruppo di testi che verranno affrontati durante le lezioni seminariali. I testi introduttivi sono immaginati come letture di supporto e approfondimento dei temi sviluppati e discussi nelle prime 12 lezioni. Le letture per i seminari sono da svolgersi antecedentemente al seminario di discussione e sarà data per scontata la lettura delle stesse, di modo da poter favorire la discussione (e comprensione) da parte di tutti durante il seminario.
Testi introduttivi:
1. Ceva, Emanuela, Giustizia e conflitti di valori, Bruno Mondadori, Milano, 2008, cap. 1 e 2, pp. 15-52.
2. Darwall, Stephen, “Due tipi di rispetto come riconoscimento per le persone”, in I. Carter, A.E. Galeotti, V. Ottonelli (a cura di), Eguale rispetto,
Bruno Mondadori, Milano, 2008, pp. 1-23.
3. Galeotti, Elisabetta, La tolleranza. Una proposta pluralista, Liguori, Napoli, 1994, cap. 4, pp. 141-171.
4. Galeotti, Elisabetta, “Per un multiculturalismo praticabile”, Quaderni di BDL, 1/2019, pp. 33-45.
5. Liveriero, Federica, Decisioni pubbliche e disaccordo, LUISS University Press, Roma, 2017, pp. 187-205.
6. Maffettone, Sebastiano, Politica, Le monnier, Firenze, 2019, cap. 3 “Repubblicanesimo”, pp. 225-250.
7. Ottonelli, Valeria, (a cura di), Leggere Rawls, il Mulino, Bologna, 2010, capitolo 3, pp. 149-202.
8. Pellegrino, Gianfranco, Etica pubblica. Una piccola introduzione, LUISS University Press, Roma, 2015, cap. 3, pp. 95-123.
Testi per i seminari (di cui è richiesta la lettura antecedente al seminario di riferimento):
1. Amighetti S. & Nuti, A. (2015), “Towards a Shared Redress: Achieving Historical Justice Through Democratic Deliberation”, The Journal of Political Philosophy, 23 (4), pp. 385–405.
2. Celikates, Robin, (2019), “Constituent power beyond exceptionalism: Irregular migration, disobedience, and (re-)constitution”, Journal of International Political Theory, 15(1), pp.67-81.
3. Ceva, Emanuela, (2011), “L’obiezione di coscienza contra legem come una rivendicazione di rispetto”, Notizie di Politeia, 27, pp. 113-117.
4. Ceva, Emanuela e Michele Bocchiola, (2017), “L’approccio dell’etica pubblica allo studio della corruzione politica. Un’analisi normativa”, in P. Previtali, R. Procaccini, A. Zatti (a cura di), Trasparenza e anticorruzione tra enforcement e risk management, Pavia University Press, Pavia, pp. 5-20.
5. Riva, Nicola, (2019), “Il principio del danno e le espressioni d’avversione o d’odio”, Biblioteca della libertà, 224, pp. 19-38.
6. Testino, Chiara, (2010), “Redistribuzione o riconoscimento”, in E. Biale, V. Ottonelli e C. Testino, Dilemmi politici, De Ferrari Editore, Genova, cap. 2, pp. 47-68.
7. Young, Iris Marion (2001) “Activist challenges to deliberative democracy”, Political theory, 29(5), pp. 670-690.
Contenuti
Tra i molti temi che si affronteranno durante il corso, possiamo evidenziare queste domande teoriche:
- Quali sono le fonti normative dei doveri politici?
- Come si può giungere ad accordi politici partendo da contesti di pluralismo forte?
- Quali sono le ragioni teoriche e pratiche del disaccordo tra individui?
- Su quali concetti normativi si fonda la legittimità delle democrazie liberali?
- Qual è il ruolo della virtù della tolleranza e del principio dell’eguale rispetto nelle società multiculturali contemporanee?
- Le scelte politiche via compromesso sono giustificabili? Possiamo distinguere tra forme virtuose e forme problematiche di compromessi politici?
- Esistono dilemmi politici genuini? E se sì, come possiamo affrontarli in contesti democratici?
- I discorsi d’odio sono ammissibili in contesti liberal-democratici? E se sì, appellandoci a quali principi pubblici?
- Come possiamo distinguere richieste legittime di obiezione di coscienza da atti di disobbedienza civile?
- La disobbedienza civile è mai giustificabile?
- L’attivismo politico svolge un ruolo democratico rilevante?
- Esistono forme strutturali di ingiustizie sociali e politiche? E se sì, quali rimedi e riforme istituzionali possono essere messe in atto per contrastare queste forme di ingiustizia?
- Che tipo di male politico è implicato dalla corruzione?
- Quali sono i doveri delle istituzioni pubbliche nel contrasto alla corruzione?
Queste, e altre, questioni verranno discusse nel corso di incontri a struttura seminariale. I seminari vertono su testi introdotti dalla docente e discussi in classe. Tutti gli studenti sono tenuti a leggere i testi e a preparare almeno una domanda o considerazione critica da presentare in classe durante la discussione. Gli ultimi due incontri avranno la struttura di un dibattito formale in cui due squadre formate da alcuni studenti si contrapporranno discutendo due mozioni riguardanti problematiche di etica pubblica attinenti ad alcuni dei temi trattati durante gli incontri seminariali. La partecipazione attiva durante la discussione influirà per il 20% sulla valutazione finale.
PROGRAMMA DEL CORSO
LEZIONE 1: Introduzione al corso
LEZIONE 2: Deontologia e consequanzialismo in etica
LEZIONE 3: L’approccio deontologico all’etica pubblica (1): il principio dell’eguale rispetto
LEZIONE 4: L’approccio deontologico all’etica pubblica (2): la virtù della tolleranza
LEZIONE 5: Teorie normative dell’etica pubblica (1): il liberalismo
LEZIONE 6: Teorie normative dell’etica pubblica (2): il neo-repubblicanesimo
LEZIONE 7: Teoria democratica ed eguaglianza politica
LEZIONE 8: Le circostanze di giustizia: pluralismo e conflitti di valore
LEZIONE 9: La gestione dei conflitti in contesti pluralisti (1): il multiculturalismo
LEZIONE 10: La gestione dei conflitti in contesti pluralisti (2): giustificazione pubblica e compromessi politici
LEZIONE 11: La gestione dei conflitti in contesti pluralisti (3): obiezione di coscienza e disobbedienza civile
LEZIONE 12: La corruzione: un problema di etica pubblica
SEMINARIO 1: La rilevanza politica della corruzione
Lettura
• Ceva, Emanuela e Michele Bocchiola, “L’approccio dell’etica pubblica allo studio della corruzione politica. Un’analisi normativa”, in P. Previtali, R. Procaccini, A. Zatti (a cura di), Trasparenza e anticorruzione tra enforcement e risk management, Pavia University Press, Pavia, 2017.
SEMINARIO 2: Dilemmi politici: redistribuzione o riconoscimento?
Lettura
• Testino, Chiara, “Redistribuzione o riconoscimento”, in E. Biale, V. Ottonelli e C. Testino, Dilemmi politici, De Ferrari Editore, Genova, 2010, cap. 2, pp. 47-68.
SEMINARIO 3: I discorsi d’odio: i limiti della loro ammissibilità
Lettura
• Riva, Nicola, (2019), “Il principio del danno e le espressioni d’avversione o d’odio”, Biblioteca della libertà, 224, pp. 19-38.
SEMINARIO 4: Attivismo politico e critica sociale
Lettura
• Young, I. M. (2001) “Activist challenges to deliberative democracy”, Political theory, 29(5), pp. 670-690.
SEMINARIO 5: Giustizia sociale e forme (in)civili di disobbedienza
Letture
• E. Ceva, “L’obiezione di coscienza contra legem come una rivendicazione di rispetto”, Notizie di Politeia, 27, 2011: 113-117.
• R. Celikates, R. (2019), “Constituent power beyond exceptionalism: Irregular migration, disobedience, and (re-)constitution”, Journal of International Political Theory, 15(1), pp.67-81.
SEMINARIO 6: Ingiustizie strutturali e rabbia sociale: quale rapporto?
Lettura
• Hooker, J. (2016), “Black Lives Matter and the paradoxes of US Black politics: From democratic sacrifice to democratic repair”, Political Theory, 44(4), pp. 448-469.
SEMINARIO 7: Dibattito formale
SEMINARIO 8: Dibattito formale
- Quali sono le fonti normative dei doveri politici?
- Come si può giungere ad accordi politici partendo da contesti di pluralismo forte?
- Quali sono le ragioni teoriche e pratiche del disaccordo tra individui?
- Su quali concetti normativi si fonda la legittimità delle democrazie liberali?
- Qual è il ruolo della virtù della tolleranza e del principio dell’eguale rispetto nelle società multiculturali contemporanee?
- Le scelte politiche via compromesso sono giustificabili? Possiamo distinguere tra forme virtuose e forme problematiche di compromessi politici?
- Esistono dilemmi politici genuini? E se sì, come possiamo affrontarli in contesti democratici?
- I discorsi d’odio sono ammissibili in contesti liberal-democratici? E se sì, appellandoci a quali principi pubblici?
- Come possiamo distinguere richieste legittime di obiezione di coscienza da atti di disobbedienza civile?
- La disobbedienza civile è mai giustificabile?
- L’attivismo politico svolge un ruolo democratico rilevante?
- Esistono forme strutturali di ingiustizie sociali e politiche? E se sì, quali rimedi e riforme istituzionali possono essere messe in atto per contrastare queste forme di ingiustizia?
- Che tipo di male politico è implicato dalla corruzione?
- Quali sono i doveri delle istituzioni pubbliche nel contrasto alla corruzione?
Queste, e altre, questioni verranno discusse nel corso di incontri a struttura seminariale. I seminari vertono su testi introdotti dalla docente e discussi in classe. Tutti gli studenti sono tenuti a leggere i testi e a preparare almeno una domanda o considerazione critica da presentare in classe durante la discussione. Gli ultimi due incontri avranno la struttura di un dibattito formale in cui due squadre formate da alcuni studenti si contrapporranno discutendo due mozioni riguardanti problematiche di etica pubblica attinenti ad alcuni dei temi trattati durante gli incontri seminariali. La partecipazione attiva durante la discussione influirà per il 20% sulla valutazione finale.
PROGRAMMA DEL CORSO
LEZIONE 1: Introduzione al corso
LEZIONE 2: Deontologia e consequanzialismo in etica
LEZIONE 3: L’approccio deontologico all’etica pubblica (1): il principio dell’eguale rispetto
LEZIONE 4: L’approccio deontologico all’etica pubblica (2): la virtù della tolleranza
LEZIONE 5: Teorie normative dell’etica pubblica (1): il liberalismo
LEZIONE 6: Teorie normative dell’etica pubblica (2): il neo-repubblicanesimo
LEZIONE 7: Teoria democratica ed eguaglianza politica
LEZIONE 8: Le circostanze di giustizia: pluralismo e conflitti di valore
LEZIONE 9: La gestione dei conflitti in contesti pluralisti (1): il multiculturalismo
LEZIONE 10: La gestione dei conflitti in contesti pluralisti (2): giustificazione pubblica e compromessi politici
LEZIONE 11: La gestione dei conflitti in contesti pluralisti (3): obiezione di coscienza e disobbedienza civile
LEZIONE 12: La corruzione: un problema di etica pubblica
SEMINARIO 1: La rilevanza politica della corruzione
Lettura
• Ceva, Emanuela e Michele Bocchiola, “L’approccio dell’etica pubblica allo studio della corruzione politica. Un’analisi normativa”, in P. Previtali, R. Procaccini, A. Zatti (a cura di), Trasparenza e anticorruzione tra enforcement e risk management, Pavia University Press, Pavia, 2017.
SEMINARIO 2: Dilemmi politici: redistribuzione o riconoscimento?
Lettura
• Testino, Chiara, “Redistribuzione o riconoscimento”, in E. Biale, V. Ottonelli e C. Testino, Dilemmi politici, De Ferrari Editore, Genova, 2010, cap. 2, pp. 47-68.
SEMINARIO 3: I discorsi d’odio: i limiti della loro ammissibilità
Lettura
• Riva, Nicola, (2019), “Il principio del danno e le espressioni d’avversione o d’odio”, Biblioteca della libertà, 224, pp. 19-38.
SEMINARIO 4: Attivismo politico e critica sociale
Lettura
• Young, I. M. (2001) “Activist challenges to deliberative democracy”, Political theory, 29(5), pp. 670-690.
SEMINARIO 5: Giustizia sociale e forme (in)civili di disobbedienza
Letture
• E. Ceva, “L’obiezione di coscienza contra legem come una rivendicazione di rispetto”, Notizie di Politeia, 27, 2011: 113-117.
• R. Celikates, R. (2019), “Constituent power beyond exceptionalism: Irregular migration, disobedience, and (re-)constitution”, Journal of International Political Theory, 15(1), pp.67-81.
SEMINARIO 6: Ingiustizie strutturali e rabbia sociale: quale rapporto?
Lettura
• Hooker, J. (2016), “Black Lives Matter and the paradoxes of US Black politics: From democratic sacrifice to democratic repair”, Political Theory, 44(4), pp. 448-469.
SEMINARIO 7: Dibattito formale
SEMINARIO 8: Dibattito formale
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Altre informazioni
Docente responsabile: Prof.ssa Federica Liveriero
Email: federica.liveriero@unipv.it
Email: federica.liveriero@unipv.it
Corsi
Corsi
GOVERNO E POLITICHE PUBBLICHE
Laurea Magistrale
2 anni
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Persone
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