Tipo Corso:
Laurea Magistrale
Durata (anni):
2
Struttura di riferimento:
Sede:
PAVIA
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Il corso di laurea magistrale in Bioingegneria è finalizzato alla formazione di figure professionali dotate di conoscenze approfondite sugli aspetti teorici e pratici delle discipline ingegneristiche di base e di quelle caratterizzanti la classe, capaci di identificare, analizzare, formalizzare e risolvere, anche in modo innovativo, i principali problemi, tipici dell'ingegneria biomedica.
L'attività formativa, nella quale particolare importanza verrà data agli aspetti metodologici, sarà organizzata in modo da fornire anche competenze ingegneristiche di frontiera per l'esercizio di attività di elevata qualificazione nei seguenti ambiti professionali:
- progetto e sviluppo di strumentazione biomedica e integrazione di sensori;
- caratterizzazione, sviluppo e utilizzo di biomateriali;
- metodologie e strumenti per la gestione delle tecnologie in sanità;
- metodologie e strumenti per l'elaborazione di dati, segnali e immagini biomedici, anche di intelligenza artificiale e deep learning;
- metodologie per applicazioni negli ambiti della genomica e proteomica, e delle biotecnologie (inclusa la biologia sintetica);
- metodologie di progetto e tecnologie per lo sviluppo di sistemi informativi sanitari e di sistemi per la gestione cooperativa dei processi di cura e di riabilitazione;
- metodologie di progetto e tecnologie per lo sviluppo di sistemi di telemedicina.
- metodologie di modellizzazione matematica e simulazione numerica per applicazioni biomediche.
Nella trattazione degli aspetti ingegneristici, particolare importanza sarà data alla generalizzazione dei contenuti teorici e pratici, inclusi quelli appresi nel precedente corso di laurea di primo livello, in modo che la preparazione acquisita non sia soggetta a rapida obsolescenza, consenta di affrontare con sicurezza anche problemi nuovi, e fornisca gli strumenti concettuali per seguire nel tempo i necessari aggiornamenti.
Contestualmente, il percorso formativo permetterà allo studente di acquisire una personale esperienza nell'uso degli strumenti di indagine teorica e sperimentale, anche grazie alla presenza di esercitazioni libere, guidate e attività di laboratorio.
Il corso di studio mira, infine, a fornire le conoscenze su cui basare gli ulteriori approfondimenti nell'ambito di eventuali corsi di studio successivi (Master di 2° livello e Dottorati di Ricerca).
Il percorso formativo darà adeguato risalto anche al consolidamento delle competenze matematiche, numeriche e computazionali e della conoscenza delle scienze della vita, nonché allo sviluppo delle capacità e delle abilità personali, che troveranno modo di esplicarsi soprattutto durante la preparazione della tesi di laurea magistrale, cui sarà dedicato quasi interamente l'ultimo semestre.
L'attività formativa, nella quale particolare importanza verrà data agli aspetti metodologici, sarà organizzata in modo da fornire anche competenze ingegneristiche di frontiera per l'esercizio di attività di elevata qualificazione nei seguenti ambiti professionali:
- progetto e sviluppo di strumentazione biomedica e integrazione di sensori;
- caratterizzazione, sviluppo e utilizzo di biomateriali;
- metodologie e strumenti per la gestione delle tecnologie in sanità;
- metodologie e strumenti per l'elaborazione di dati, segnali e immagini biomedici, anche di intelligenza artificiale e deep learning;
- metodologie per applicazioni negli ambiti della genomica e proteomica, e delle biotecnologie (inclusa la biologia sintetica);
- metodologie di progetto e tecnologie per lo sviluppo di sistemi informativi sanitari e di sistemi per la gestione cooperativa dei processi di cura e di riabilitazione;
- metodologie di progetto e tecnologie per lo sviluppo di sistemi di telemedicina.
- metodologie di modellizzazione matematica e simulazione numerica per applicazioni biomediche.
Nella trattazione degli aspetti ingegneristici, particolare importanza sarà data alla generalizzazione dei contenuti teorici e pratici, inclusi quelli appresi nel precedente corso di laurea di primo livello, in modo che la preparazione acquisita non sia soggetta a rapida obsolescenza, consenta di affrontare con sicurezza anche problemi nuovi, e fornisca gli strumenti concettuali per seguire nel tempo i necessari aggiornamenti.
Contestualmente, il percorso formativo permetterà allo studente di acquisire una personale esperienza nell'uso degli strumenti di indagine teorica e sperimentale, anche grazie alla presenza di esercitazioni libere, guidate e attività di laboratorio.
Il corso di studio mira, infine, a fornire le conoscenze su cui basare gli ulteriori approfondimenti nell'ambito di eventuali corsi di studio successivi (Master di 2° livello e Dottorati di Ricerca).
Il percorso formativo darà adeguato risalto anche al consolidamento delle competenze matematiche, numeriche e computazionali e della conoscenza delle scienze della vita, nonché allo sviluppo delle capacità e delle abilità personali, che troveranno modo di esplicarsi soprattutto durante la preparazione della tesi di laurea magistrale, cui sarà dedicato quasi interamente l'ultimo semestre.
Conoscenze e capacità di comprensione
Per il conseguimento della laurea magistrale, si richiede che lo studente abbia maturato conoscenze e capacità di analisi critica e di formalizzazione tali da permettergli di comprendere a fondo e di padroneggiare adeguatamente le problematiche particolari che nascono dall'impiego di strumenti e di concetti propri dell'ingegneria nel particolare settore della sanità e, più in generale, in quello delle applicazioni ai fenomeni del vivente. L'approfondimento di tali tematiche rappresenta una preoccupazione costante in tutti gli insegnamenti caratterizzanti del corso di studio, viene verificata in sede d'esame di profitto e trova applicazione soprattutto durante lo sviluppo della tesi di laurea.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
Il conseguimento del titolo di laurea magistrale richiede che lo studente abbia acquisito la capacità di implementare e di applicare in un contesto definito e in modo autonomo, anche in settori o su problemi non tradizionali e complessi, le conoscenze teoriche apprese. Ciò richiede capacità di analisi del contesto e di conseguente scelta delle soluzioni, anche innovative, di volta in volta più opportune in vista dell'obiettivo, e compatibili con i vincoli operativi e/o di progetto. Queste capacità verranno sviluppate affiancando alle lezioni teoriche, attività pratiche di progettazione, di sviluppo e di realizzazione, svolte anche in laboratorio, sotto la guida di docenti o tutor o in modo indipendente. La capacità di lavoro autonomo e il potenziale d'innovazione dello studente saranno essenziali durante l'attività di preparazione della tesi di laurea e verificati soprattutto in tale sede.
Autonomia di giudizi
Il conseguimento del titolo di laurea magistrale richiede che lo studente abbia maturato capacità logiche, rigore scientifico e
consapevolezza delle implicazioni, anche di natura etico e sociale, dell'attività professionale dell'ingegnere biomedico, tali da garantirgli un acuto senso critico e solide capacità di giudizio personale. La didattica, non acritica e attenta, invece, anche al contesto in cui si sviluppa l'attività professionale dell'ingegnere biomedico (aspetti sociali della sanità, emergenza di temi bioetici, ecc.), mirerà a sviluppare, nello studente, tali attitudini, che saranno verificate in sede d'esame. Ricerche bibliografiche autonome, presentazione, progetti consentiranno di sviluppare e verificare questo tipo di competenza.
consapevolezza delle implicazioni, anche di natura etico e sociale, dell'attività professionale dell'ingegnere biomedico, tali da garantirgli un acuto senso critico e solide capacità di giudizio personale. La didattica, non acritica e attenta, invece, anche al contesto in cui si sviluppa l'attività professionale dell'ingegnere biomedico (aspetti sociali della sanità, emergenza di temi bioetici, ecc.), mirerà a sviluppare, nello studente, tali attitudini, che saranno verificate in sede d'esame. Ricerche bibliografiche autonome, presentazione, progetti consentiranno di sviluppare e verificare questo tipo di competenza.
Abilità comunicative
Il conseguimento del titolo di laurea magistrale richiede che lo studente sia in grado di esporre e di comunicare in modo chiaro, rigoroso e con proprietà di linguaggio scientifico e tecnico, i contenuti della propria attività, sia per iscritto che oralmente, adattando il linguaggio al contesto (redazione di specifiche di progetto, relazione su stato di avanzamento, relazione finale, discussione su aspetti di un progetto, ecc.) e all'uditorio (di professionisti più o meno specializzati o di non-specialisti), e utilizzando, se opportuno, le tecnologie multi-mediali di volta in volta più adeguate. Tali abilità verranno sviluppate e verificate continuamente durante il corso di studio, con la preparazione e l'esposizione di relazioni o di tesine, in occasione delle prove d'esame di profitto e, soprattutto, nella prova finale.
Capacità di apprendimento
Il conseguimento del titolo di laurea magistrale richiede che lo studente abbia sviluppato capacità di studiare e di arricchire il proprio bagaglio di conoscenze professionali di propria iniziativa e in completa autonomia, e sia quindi in grado di mantenersi aggiornato sugli sviluppi scientifici, metodologici e tecnologici del proprio settore di specializzazione, in un'ottica di 'formazione continua', resa necessaria dall'attuale rapidissima evoluzione della tecnologia. L'attività di preparazione della tesi di laurea, alla quale è riservato quasi per intero l'ultimo semestre, sarà un valido banco di prova per queste capacità.
Requisiti di accesso
Per l'accesso al corso di laurea magistrale, il candidato, oltre al possesso del titolo di studio richiesto per legge, deve possedere:
- adeguata conoscenza dell'analisi matematica e della fisica, quale, per esempio, quella che si acquisisce di norma in un corso di laurea di primo livello in ingegneria;
- sufficienti conoscenze riguardo alle materie fondamentali e alle applicazioni dell'ingegneria dell'informazione e/o dell'ingegneria industriale.
Tali competenze sono precisate dal Regolamento didattico del corso di studio in termini di requisiti curriculari, attraverso la definizione del numero minimo di crediti formativi universitari (CFU) che il candidato deve aver acquisito nella sua carriera pregressa, riferiti alle diverse attività formative previste dalla attuale normativa e a singoli settori scientifico-disciplinari e/o a gruppi di settori scientifico-disciplinari, e riconosciuti idonei dal Consiglio Didattico.
Per accedere al corso di studio, lo studente deve altresì saper utilizzare fluentemente la lingua inglese, in forma scritta e orale, anche con riferimento ai lessici disciplinari. Il livello di conoscenza richiesto sarà esplicitato nel Regolamento didattico del corso di studio e farà riferimento ai livelli di competenza indicati nel Common European Framework redatto dal Consiglio d'Europa.
L'ammissione al corso di laurea studio è inoltre subordinata alla verifica dell'adeguatezza della personale preparazione del candidato, con criteri e modalità fissati dal Regolamento didattico.
- adeguata conoscenza dell'analisi matematica e della fisica, quale, per esempio, quella che si acquisisce di norma in un corso di laurea di primo livello in ingegneria;
- sufficienti conoscenze riguardo alle materie fondamentali e alle applicazioni dell'ingegneria dell'informazione e/o dell'ingegneria industriale.
Tali competenze sono precisate dal Regolamento didattico del corso di studio in termini di requisiti curriculari, attraverso la definizione del numero minimo di crediti formativi universitari (CFU) che il candidato deve aver acquisito nella sua carriera pregressa, riferiti alle diverse attività formative previste dalla attuale normativa e a singoli settori scientifico-disciplinari e/o a gruppi di settori scientifico-disciplinari, e riconosciuti idonei dal Consiglio Didattico.
Per accedere al corso di studio, lo studente deve altresì saper utilizzare fluentemente la lingua inglese, in forma scritta e orale, anche con riferimento ai lessici disciplinari. Il livello di conoscenza richiesto sarà esplicitato nel Regolamento didattico del corso di studio e farà riferimento ai livelli di competenza indicati nel Common European Framework redatto dal Consiglio d'Europa.
L'ammissione al corso di laurea studio è inoltre subordinata alla verifica dell'adeguatezza della personale preparazione del candidato, con criteri e modalità fissati dal Regolamento didattico.
Esame finale
La prova finale per il conseguimento della laurea magistrale consiste nella discussione in seduta pubblica, di fronte ad apposita Commissione di laurea magistrale, di una tesi sviluppata in modo originale dal candidato, sotto la guida di un docente con funzione di Relatore, ed esposta in modo compiuto in un apposito elaborato.
La tesi riguarderà un lavoro teorico, sperimentale o progettuale su un argomento, attinente agli obiettivi formativi del Corso di studio, che richieda un'elaborazione autonoma da parte del candidato e che contenga un contributo personale con caratteri di originalità. L'impegno richiesto da tale lavoro sarà proporzionato al numero di CFU attribuiti dal piano degli studi alla tesi e all'esame finale.
L'elaborato potrà essere redatto anche in lingua inglese e la discussione si potrà svolgere, in tutto o in parte, in tale lingua, secondo modalità fissate dal Regolamento didattico del corso di studio.
La discussione sarà volta a valutare la qualità e l'originalità del lavoro svolto e il contributo fornito dal candidato, la sua preparazione generale, la sua padronanza della materia e la capacità di esporre e di discutere le premesse scientifiche e i risultati del proprio lavoro. La Commissione valuterà il lavoro di tesi tenendo conto di diversi aspetti, quali: contenuto ingegneristico, contributo individuale, qualità dell'elaborato e della presentazione, capacità di esposizione e di discussione, giudizio del Relatore.
Il voto di laurea magistrale (da un minimo di 66 punti a un massimo di 110, con eventuale lode) è assegnato dalla Commissione tenendo conto, oltre che degli esiti della discussione, dell'intero percorso di studi dello studente.
Il Regolamento didattico del corso di studi fissa le modalità di svolgimento della prova finale e di formazione della Commissione, e i criteri di valutazione.
La tesi riguarderà un lavoro teorico, sperimentale o progettuale su un argomento, attinente agli obiettivi formativi del Corso di studio, che richieda un'elaborazione autonoma da parte del candidato e che contenga un contributo personale con caratteri di originalità. L'impegno richiesto da tale lavoro sarà proporzionato al numero di CFU attribuiti dal piano degli studi alla tesi e all'esame finale.
L'elaborato potrà essere redatto anche in lingua inglese e la discussione si potrà svolgere, in tutto o in parte, in tale lingua, secondo modalità fissate dal Regolamento didattico del corso di studio.
La discussione sarà volta a valutare la qualità e l'originalità del lavoro svolto e il contributo fornito dal candidato, la sua preparazione generale, la sua padronanza della materia e la capacità di esporre e di discutere le premesse scientifiche e i risultati del proprio lavoro. La Commissione valuterà il lavoro di tesi tenendo conto di diversi aspetti, quali: contenuto ingegneristico, contributo individuale, qualità dell'elaborato e della presentazione, capacità di esposizione e di discussione, giudizio del Relatore.
Il voto di laurea magistrale (da un minimo di 66 punti a un massimo di 110, con eventuale lode) è assegnato dalla Commissione tenendo conto, oltre che degli esiti della discussione, dell'intero percorso di studi dello studente.
Il Regolamento didattico del corso di studi fissa le modalità di svolgimento della prova finale e di formazione della Commissione, e i criteri di valutazione.
Profili Professionali
Profili Professionali
Bioingegnere
Le funzioni che il laureato potrà svolgere sono molteplici:
- Membro di team di progetto, con ruoli anche di responsabilità e supervisione
- Progettazione e gestione di apparecchiature biomedicali
- Progettazione e gestione di applicativi software biomedicali e non solo
- Progettazione e gestione di servizi in ambito biomedico
- Progettazione, implementazione e utilizzo di sistemi complessi di simulazione in ambito biomedico (incluse attività di modellistica)
- Ruolo commerciale e specialista di prodotto in aziende che operano in ambito biomedico.
Quanto sopra, visto il tipo di formazione, può essere svolto non solamente in ambito biomedico ma anche in altri settore dell’ingegneria dell’informazione anche a secondo del percorso di studi individualmente intrapreso.
Per lo svolgimento delle funzioni sopra descritte sono richieste specifiche conoscenze, competenze, capacità e abilità in ambito
tecnico-ingegneristico nel settore dell’ingegneria biomedica. Le competenze associate a questa figura professionale sono le seguenti:
- Conoscenze avanzate relative agli aspetti operativi delle scienze fondanti l'ingegneria biomedica
- Capacità di astrarre, formulare e risolvere problemi nell’ambito tecno-tecnologico con applicazioni anche complesse nel
campo della bioingegneria
- Solide conoscenze relative alle discipline integrative di tipo fisiologico, chimico biologico oltre che economico-organizzativo
- Conoscenze hardware e software di dispositivi biomedici e della relativa normativa
- Conoscenze dei processi e dell’organizzazione e gestione nell’ambito delle tecnologie biomediche del sistema sanitario
- Capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo, adeguate competenze trasversali di tipo comunicativo relazionale, organizzativo-gestionale e di pianificazione
- Capacità di coordinamento di gruppi di lavoro.
Pur non mancando esempi di attività di libera professione, come consulenti di ASL, di aziende ospedaliere, ecc., il mercato del lavoro per i laureati magistrali in Bioingegneria è costituito soprattutto dalle strutture sanitarie, dalle imprese dei settori della strumentazione biomedica, dell'informatica medica e delle biotecnologie, e dalle case farmaceutiche.
In particolare, sono in continua e significativa crescita:
- la presenza di ingegneri clinici nelle strutture sanitarie e nelle società di servizi che si occupano della gestione della tecnologia
in sanità
- la richiesta di specialisti della gestione e dell'utilizzo di basi di dati medico-sanitari, nonché dello sviluppo di strumenti
informatici di supporto all'attività medico-clinica, interpretazione e visualizzazione di analisi cliniche e di laboratorio
- la richiesta da parte di aziende e start-up di specialisiti nel settore dell’intelligenza artificiale, nell’analisi di grandi mole di
dati, nella modellistica ein generale in tutto il settore della progettazione e produzione di software (bioingegneria digitale)
- la richiesta di ingegneri biomedici da parte delle industrie del settore della strumentazione biomedica e delle tecnologie
biomediche, che, da tempo, tendono ad assumere ingegneri con formazione specifica nel settore biomedico.
Didattica
Insegnamenti (19)
3 CFU
23 ore
3 CFU
24 ore
3 CFU
23 ore
6 CFU
51 ore
6 CFU
68 ore
6 CFU
56 ore
6 CFU
52 ore
6 CFU
56 ore
3 CFU
23 ore
9 CFU
82 ore
6 CFU
66 ore
6 CFU
62 ore
9 CFU
66 ore
6 CFU
48 ore
3 CFU
23 ore
6 CFU
50 ore
508078 - MRI QUANTITATIVA: SEGNALE, IMMAGINI, MODELLI
Primo Semestre (29/09/2025 - 16/01/2026)
- 2025
6 CFU
50 ore
509083 - APPRENDIMENTO COMPUTAZIONALE IN BIOMEDICINA
Secondo Semestre (02/03/2026 - 12/06/2026)
- 2025
9 CFU
80 ore
9 CFU
70 ore
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Persone
Persone (26)
Personale tecnico amministrativo
Docente
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