Data di Pubblicazione:
2009
Abstract:
La diagnosi differenziale del dolore oro-facciale cronico rappresenta una vera sfida clinica. Nella maggior
parte dei casi il dolore oro-facciale proviene dalla cavità orale e dalle strutture circostanti, tuttavia
l’origine non dentale è frequente. Al fine di evitare terapie dentali inadeguate è necessaria la corretta
diagnosi di condizioni quali dolore facciale idiopatico cronico, disordini temporomandibolari, sindrome
della bocca bruciante e nevralgia trigeminale. L’odontoiatra deve tenere in considerazione che
il dolore oro-facciale di origine non dentale può essere influenzato da fattori cranio-facciali, muscoloscheletrici,
stomatognatici, neurologici, vascolari e/o psicologici che si modificano in modo dinamico
durante la vita e che l’eziologia può essere multifattoriale. Le sindromi dolorose croniche del distretto
oro-facciale possono essere associate a diversi sintomi che sorgono da una causa contingente, come
il dolore post operatorio o conseguente a una patologia maligna, ma possono anche essere condizioni
in cui il dolore costituisce il problema primario, come le cefalee o il dolore neuropatico.
La diagnosi delle sindromi dolorose si avvale dell’interpretazione dei dati anamnestici, di laboratorio,
radiologici ed elettrodiagnostici, della valutazione del comportamento sociale, professionale e dell’esame
obiettivo.
Tipologia CRIS:
1.1 Articolo in rivista
Elenco autori:
Marzia, Segù; Arianna, Nojelli; Pucci, Ennio
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