ID:
501377
Durata (ore):
36
CFU:
6
SSD:
MUSICOLOGIA E STORIA DELLA MUSICA
Anno:
2023
Dati Generali
Periodo di attività
Primo Semestre (18/09/2023 - 19/01/2024)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Il corso si propone di stimolare la riflessione sui princìpi e i metodi della storiografia musicale, in quanto materia influenzata dal contesto culturale e dalle ideologie di riferimento. L’intento è quello di restituire le coordinate di un fenomeno storico complesso, prendendo in esame differenti prospettive. Al termine del corso, i partecipanti saranno abituati a problematizzare i più radicati clichés connessi alla ricezione di autori e opere del passato, acquisendo una proprietà di linguaggio che consenta loro di esporre giudizi argomentati; sapranno inoltre avvalersi degli strumenti bibliografici con consapevolezza, sino a riconoscere il sostrato interpretativo e le linee di pensiero che fanno da sfondo a ogni ricostruzione storiografica.
Prerequisiti
Il partecipante ideale ha generalmente sostenuto tutti gli esami di Storia della musica previsti in ordinamento e sa orientarsi, anche a grandi linee, tra le questioni di metodo poste dalla storiografia e dalle discipline musicologiche. È richiesta un’adeguata conoscenza delle forme e dei generi del repertorio tardoromantico e degli eventi chiave del primo Novecento, con particolare riferimento alle poetiche delle avanguardie storiche (impressionismo, espressionismo, futurismo, neoclassicismo).
Metodi didattici
Il corso prevede lezioni frontali e momenti di discussione a carattere seminariale. L’approfondimento dei temi si avvantaggerà di uno scambio interattivo con il docente, che ruota attorno agli ascolti, all’esame delle composizioni e all’esegesi dei testi critici. I partecipanti saranno invitati per tempo a leggere la produzione saggistica e ad ascoltare alcuni pezzi, così da prepararsi a intervenire nel dibattito con puntuali rilievi e osservazioni. Per tali motivi, la frequenza costante del corso è considerata un elemento costitutivo, da cui non si può prescindere, se non in casi eccezionali e ben motivati.
Verifica Apprendimento
L’esame prevede un colloquio orale e la consegna di un elaborato scritto. Per gli studenti frequentanti (presenza minima 28 ore), l’elaborato consisterà in un breve studio su un problema generale o su una specifica opera di Malipiero, esaminata dal punto di vista della sua ricezione storiografica. In alternativa, è possibile commentare un saggio a scelta tra quelli proposti dal docente. Il colloquio orale si baserà sui contenuti del corso e sulla bibliografia discussa a lezione. Per i non frequentanti, il colloquio si baserà sull’accertamento della conoscenza di alcune letture preventivamente concordate. L’elaborato scritto è richiesto in ogni caso, e dovrà essere inviato almeno una settimana prima dell’esame.
Testi
– CARL DAHLHAUS, Grundlagen der Musikgeschichte, Arno Volk, Köln 1977 (trad. it. Fondamenti di storiografia musicale, Discanto, Fiesole 1980)
– JEAN-JACQUES NATTIEZ, Alcuni concetti fondamentali di storiografia della musica: periodizzazione, “spirito del tempo”, successione di generazioni, «Rivista di analisi e teoria musicale», XIII/1, 2007, pp. 7-35
– LEONARD B. MEYER, Style and Music: Theory, History and Ideology, The University of Chicago Press, Chicago 1989
Su Malipiero e la ‘generazione dell’Ottanta’ si indicano solo i contributi principali. Ulteriore bibliografia, comprensiva delle fonti primarie (articoli su periodici, saggi e monografie d’epoca), sarà fornita dal docente durante le lezioni:
– L’opera di Gian Francesco Malipiero: Saggi di scrittori italiani e stranieri [...], seguiti dal catalogo delle opere con annotazioni dell’autore e da ricordi e pensieri dello stesso, Treviso, Canova, 1952
– LUIGI PESTALOZZA, Introduzione a «La Rassegna musicale»: Antologia, Milano, Feltrinelli, 1966, pp. 9-178
– Omaggio a Malipiero, a cura di M. Messinis, Atti del convegno (Venezia, 29-30 maggio 1972), Firenze, Olschki, 1977
– Musica italiana del primo Novecento: “La generazione dell’80”, Atti del convegno (Firenze, 9-11 maggio 1980), a cura di F. Nicolodi, Firenze, Olschki, 1981
– FIAMMA NICOLODI, Musica e musicisti nel ventennio fascista, Fiesole, Discanto, 1984 (rist. 2018)
– G. F. Malipiero e le nuove forme della musica europea, a cura di L. Pestalozza, Atti del convegno (Reggio Emilia, 5-7 ottobre 1982), Milano, Unicopli, 1984
– JOHN C. G. WATERHOUSE, La musica di Gian Francesco Malipiero, Torino, Nuova ERI, 1990 (ediz. ingl. ampliata Gian Francesco Malipiero: The Life, Times and Music of a Wayward Genius, Amsterdam, Harwood Academic Publishers, 1999)
– JOACHIM NOLLER, Malipiero: Una poetica e un’estetica, «Rivista italiana di musicologia», XXVI/1, 1991, pp. 35-57
– MARZIO PIERI, Minima testimonianza d’attenzione, con qualche istruzione per un (anti)esteta, espressionista, moralista, fanatico/fantastico, (mal)contento, (veneziano), dell’untergang, in Gian Francesco Malipiero, L’armonioso labirinto. Teatro da musica 1913-1970, Venezia, Marsilio, 1992, pp. 3-58
– GIOVANNI MORELLI, Nec nec ovvero Malipiero e la poetica del malcontento: Prova di ritratto, in Omaggio a Gian Francesco Malipiero, «Asolo Musica», II/2, 1993, pp. 2-3
– ADRIANA G. CORAZZOL, Gian Francesco Malipiero: Il nuovo, anzi l’antico, «Il Saggiatore musicale», V/2, 1998, pp. 309-326
– Malipiero - Maderna (1973-1993), a cura di P. Cattelan, Firenze, Olschki, 2000
– GIOVANNI MORELLI, La carica dei quodlibet: Carte diverse e alcune musiche inedite del Maestro Malipiero, Firenze, Olschki, 2005
– JEAN-JACQUES NATTIEZ, Alcuni concetti fondamentali di storiografia della musica: periodizzazione, “spirito del tempo”, successione di generazioni, «Rivista di analisi e teoria musicale», XIII/1, 2007, pp. 7-35
– LEONARD B. MEYER, Style and Music: Theory, History and Ideology, The University of Chicago Press, Chicago 1989
Su Malipiero e la ‘generazione dell’Ottanta’ si indicano solo i contributi principali. Ulteriore bibliografia, comprensiva delle fonti primarie (articoli su periodici, saggi e monografie d’epoca), sarà fornita dal docente durante le lezioni:
– L’opera di Gian Francesco Malipiero: Saggi di scrittori italiani e stranieri [...], seguiti dal catalogo delle opere con annotazioni dell’autore e da ricordi e pensieri dello stesso, Treviso, Canova, 1952
– LUIGI PESTALOZZA, Introduzione a «La Rassegna musicale»: Antologia, Milano, Feltrinelli, 1966, pp. 9-178
– Omaggio a Malipiero, a cura di M. Messinis, Atti del convegno (Venezia, 29-30 maggio 1972), Firenze, Olschki, 1977
– Musica italiana del primo Novecento: “La generazione dell’80”, Atti del convegno (Firenze, 9-11 maggio 1980), a cura di F. Nicolodi, Firenze, Olschki, 1981
– FIAMMA NICOLODI, Musica e musicisti nel ventennio fascista, Fiesole, Discanto, 1984 (rist. 2018)
– G. F. Malipiero e le nuove forme della musica europea, a cura di L. Pestalozza, Atti del convegno (Reggio Emilia, 5-7 ottobre 1982), Milano, Unicopli, 1984
– JOHN C. G. WATERHOUSE, La musica di Gian Francesco Malipiero, Torino, Nuova ERI, 1990 (ediz. ingl. ampliata Gian Francesco Malipiero: The Life, Times and Music of a Wayward Genius, Amsterdam, Harwood Academic Publishers, 1999)
– JOACHIM NOLLER, Malipiero: Una poetica e un’estetica, «Rivista italiana di musicologia», XXVI/1, 1991, pp. 35-57
– MARZIO PIERI, Minima testimonianza d’attenzione, con qualche istruzione per un (anti)esteta, espressionista, moralista, fanatico/fantastico, (mal)contento, (veneziano), dell’untergang, in Gian Francesco Malipiero, L’armonioso labirinto. Teatro da musica 1913-1970, Venezia, Marsilio, 1992, pp. 3-58
– GIOVANNI MORELLI, Nec nec ovvero Malipiero e la poetica del malcontento: Prova di ritratto, in Omaggio a Gian Francesco Malipiero, «Asolo Musica», II/2, 1993, pp. 2-3
– ADRIANA G. CORAZZOL, Gian Francesco Malipiero: Il nuovo, anzi l’antico, «Il Saggiatore musicale», V/2, 1998, pp. 309-326
– Malipiero - Maderna (1973-1993), a cura di P. Cattelan, Firenze, Olschki, 2000
– GIOVANNI MORELLI, La carica dei quodlibet: Carte diverse e alcune musiche inedite del Maestro Malipiero, Firenze, Olschki, 2005
Contenuti
“L'enigma Malipiero: stile e fortuna di un musicista sui generis”:
Con una produzione che vanta una decina di cicli pianistici, 8 quartetti d’archi, 14 sinfonie, 36 opere teatrali e diversi lavori per ensembles da camera, Gian Francesco Malipiero (1882-1973) è forse il compositore più longevo e prolifico del Novecento italiano. Nonostante ciò, resta ancora oggi una figura in ombra, un artista di nicchia, le cui partiture giacciono negli archivi, ma non risuonano nelle sale da concerto. Sul versante musicologico, mancano studi aggiornati e analisi: la ricerca si è concentrata sull’ideale malipieriano di teatro e sulle sue passioni ‘antichistiche’ (Monteverdi, la trattatistica del Quattro-Cinquecento), lasciando di fatto inesplorata gran parte del catalogo. Il 50° anniversario della morte offre l’occasione di riflettere su questo singolare musicista, sull’onda di un risveglio di interesse e di una rivalutazione critica che coinvolge anche altri esponenti della cosiddetta ‘generazione dell’Ottanta’. Il corso situa Malipiero nell’orizzonte del suo tempo, indagandone la poetica, i modelli e l’impatto sui contemporanei. Dopo le prime lezioni, nelle quali verranno discussi alcuni termini essenziali della disciplina (periodizzazione, stile, canone), si rifletterà sugli esordi compositivi e sui progetti di militanza culturale, condivisi con Alfredo Casella durante gli anni del Primo conflitto mondiale. Ampio spazio sarà dedicato all’esame dell’epistolario e degli scritti musicali e storico-biografici, da cui traspaiono bersagli polemici, idiosincrasie, strategie di autorappresentazione. In fine, verrà posta al vaglio la tesi (avanzata da Giovanni Morelli) di una possibile ‘scuola veneziana’, che lega Malipiero agli allievi della generazione successiva, Nono e Maderna.
Con una produzione che vanta una decina di cicli pianistici, 8 quartetti d’archi, 14 sinfonie, 36 opere teatrali e diversi lavori per ensembles da camera, Gian Francesco Malipiero (1882-1973) è forse il compositore più longevo e prolifico del Novecento italiano. Nonostante ciò, resta ancora oggi una figura in ombra, un artista di nicchia, le cui partiture giacciono negli archivi, ma non risuonano nelle sale da concerto. Sul versante musicologico, mancano studi aggiornati e analisi: la ricerca si è concentrata sull’ideale malipieriano di teatro e sulle sue passioni ‘antichistiche’ (Monteverdi, la trattatistica del Quattro-Cinquecento), lasciando di fatto inesplorata gran parte del catalogo. Il 50° anniversario della morte offre l’occasione di riflettere su questo singolare musicista, sull’onda di un risveglio di interesse e di una rivalutazione critica che coinvolge anche altri esponenti della cosiddetta ‘generazione dell’Ottanta’. Il corso situa Malipiero nell’orizzonte del suo tempo, indagandone la poetica, i modelli e l’impatto sui contemporanei. Dopo le prime lezioni, nelle quali verranno discussi alcuni termini essenziali della disciplina (periodizzazione, stile, canone), si rifletterà sugli esordi compositivi e sui progetti di militanza culturale, condivisi con Alfredo Casella durante gli anni del Primo conflitto mondiale. Ampio spazio sarà dedicato all’esame dell’epistolario e degli scritti musicali e storico-biografici, da cui traspaiono bersagli polemici, idiosincrasie, strategie di autorappresentazione. In fine, verrà posta al vaglio la tesi (avanzata da Giovanni Morelli) di una possibile ‘scuola veneziana’, che lega Malipiero agli allievi della generazione successiva, Nono e Maderna.
Lingua Insegnamento
Italiano
Corsi
Corsi
MUSICOLOGIA
Laurea Magistrale
2 anni
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