ID:
508838
Durata (ore):
36
CFU:
6
SSD:
LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA
Anno:
2024
Dati Generali
Periodo di attività
Primo Semestre (23/09/2024 - 17/12/2024)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Il corso si propone di fornire competenze mediamente avanzate sulle intersezioni sempre più profonde tra il letterario e il visuale nel panorama della contemporaneità, attraverso la lettura e l'analisi di testi esemplari.
Prerequisiti
nessuno
Metodi didattici
lezioni frontali
Verifica Apprendimento
L'esame orale valuterà la capacità dello studente di organizzare un discorso critico a partire dalla materia esaminata durante il corso, concentrando l'attenzione sull'analisi di uno dei casi discussi in classe, autonomamente approfondito.
Testi
Bibliografia
Iconographie photographique de la Salpêtrière, service de M. Charcot par Bourneville et P. Regnard, Paris, Delahaye, 1887; Jean-Martin Charcot-Paul Richer, Les démoniaques dans l’art, Paris, Delahaye et Lecrosnier, 1887; Jean-Martin Charcot-Paul Richer, Les difformes et les malades dans l’art, Paris, Lecrosnier et Babé, 1889; Jean-Martin Charcot, Lezioni alla Salpêtrière, a cura di Alfredo Civita, Milano, Guerini & associati, 2005;
Georges Didi-Huberman, L’invention de l’hystérie. Charcot et l’iconographie photographique de la Salpêtrière, Paris, Macula, 1982 (edizione italiana: L’invenzione dell’isteria. Charcot e l’iconografia fotografica della Salpêtrière, a cura di Riccardo Panattoni, Gianluca Solla e Enrica Z. Merlo, traduzione di Enrica Manfredotti, Genova, Marietti, 2020); Bertrand Marquer, Les “romans” de la Salpêtrière: réception d’une scénographie clinique. Jean-Martin Charcot dans l’imaginaire fin-de-siècle, Genève, Droz, 2008; Robert Snell, Portraits of the Inasane: Théodore Géricault and the Subject of Psychotherapy, London, Karnac Books, 2017; Juan Rigoli, Lire le délire. Aliénisme, rhétorique et littérature en France au XIX siècle, Paris, Fayard, 2001; 1976; Georges Canguilhem, Il normale e il patologico, traduzione di Dario Buzzolan, Torino, Einaudi, 1998; Michel Foucault, Nascita della clinica. Un’archeologia dello sguardo medico, traduzione di Alessandro Fontana, Torino, Einaudi, 1998; Michel Foucault, Storia della follia nell’età classica, nuova edizione a cura di Mario Galzigna, Milano, Rizzoli, 2011; Michel Foucault, Il potere psichiatrico. Corso al Collège de France (1973-1974), traduzione di Mauro Bertani, Milano, Feltrinelli, 2004; Paradigmes de l’âme. Littérature et aliénisme au XIX siècle, eds. Jean-Louis Cabanet, Didier Filippot, Paolo Tortonese, Paris, Editions Sorbon Nouvelle, 2012; Greta Plaitano, Espressioni dell’anima. Sperimentazione e immagine al Collège de France, «Between», IX, 21, 2021, pp. 207-237; Jean-Louis Cabanès, Le corps et la maladie dans les récits réalistes (1856-1893), Paris, Klincksieck, 1991; Henri F. Ellenberger, La scoperta dell’inconscio. Storia della psichiatria dinamica, traduzione di Wanda Bertola, Ada Cinato, Fredi Mazzone, Roccardo Valla, Torino, Bollati Boringhieri, 1976; Psiche. Dizionario storico di psicologia, psichiatria, psicoanalisi, neuroscienze, a cura di Francesco Barale, Mauro Bertani, Vittorio Gallese, Stefano Mistura, Adriano Zamperini, Torino, Einaudi, 2009.
Iconographie photographique de la Salpêtrière, service de M. Charcot par Bourneville et P. Regnard, Paris, Delahaye, 1887; Jean-Martin Charcot-Paul Richer, Les démoniaques dans l’art, Paris, Delahaye et Lecrosnier, 1887; Jean-Martin Charcot-Paul Richer, Les difformes et les malades dans l’art, Paris, Lecrosnier et Babé, 1889; Jean-Martin Charcot, Lezioni alla Salpêtrière, a cura di Alfredo Civita, Milano, Guerini & associati, 2005;
Georges Didi-Huberman, L’invention de l’hystérie. Charcot et l’iconographie photographique de la Salpêtrière, Paris, Macula, 1982 (edizione italiana: L’invenzione dell’isteria. Charcot e l’iconografia fotografica della Salpêtrière, a cura di Riccardo Panattoni, Gianluca Solla e Enrica Z. Merlo, traduzione di Enrica Manfredotti, Genova, Marietti, 2020); Bertrand Marquer, Les “romans” de la Salpêtrière: réception d’une scénographie clinique. Jean-Martin Charcot dans l’imaginaire fin-de-siècle, Genève, Droz, 2008; Robert Snell, Portraits of the Inasane: Théodore Géricault and the Subject of Psychotherapy, London, Karnac Books, 2017; Juan Rigoli, Lire le délire. Aliénisme, rhétorique et littérature en France au XIX siècle, Paris, Fayard, 2001; 1976; Georges Canguilhem, Il normale e il patologico, traduzione di Dario Buzzolan, Torino, Einaudi, 1998; Michel Foucault, Nascita della clinica. Un’archeologia dello sguardo medico, traduzione di Alessandro Fontana, Torino, Einaudi, 1998; Michel Foucault, Storia della follia nell’età classica, nuova edizione a cura di Mario Galzigna, Milano, Rizzoli, 2011; Michel Foucault, Il potere psichiatrico. Corso al Collège de France (1973-1974), traduzione di Mauro Bertani, Milano, Feltrinelli, 2004; Paradigmes de l’âme. Littérature et aliénisme au XIX siècle, eds. Jean-Louis Cabanet, Didier Filippot, Paolo Tortonese, Paris, Editions Sorbon Nouvelle, 2012; Greta Plaitano, Espressioni dell’anima. Sperimentazione e immagine al Collège de France, «Between», IX, 21, 2021, pp. 207-237; Jean-Louis Cabanès, Le corps et la maladie dans les récits réalistes (1856-1893), Paris, Klincksieck, 1991; Henri F. Ellenberger, La scoperta dell’inconscio. Storia della psichiatria dinamica, traduzione di Wanda Bertola, Ada Cinato, Fredi Mazzone, Roccardo Valla, Torino, Bollati Boringhieri, 1976; Psiche. Dizionario storico di psicologia, psichiatria, psicoanalisi, neuroscienze, a cura di Francesco Barale, Mauro Bertani, Vittorio Gallese, Stefano Mistura, Adriano Zamperini, Torino, Einaudi, 2009.
Contenuti
Medici, malati, istituzioni: saperi scientifici, discorso clinico e rappresentazione artistica in una storia di immagini (1820-1894)
Programma
Intorno al 1820 Théodore Géricault dipinse alcuni ritratti di malati mentali, intorno ai quali, in mancanza di informazioni precise, sono fiorite numerose leggende. Secondo una di esse, i ritratti erano dieci; ma solo cinque ce ne sono pervenuti, e fortunosamente. Forse – altra leggenda – Géricault li realizzò su richiesta dell’amico medico e alienista Jean-Etienne Georget, allievo e collaboratore di Pinel e Esquirol; forse lo stesso Géricault passò un periodo in clinica, e lì ebbe modo di osservare i pazienti. Il corso prende inizio da queste cinque immagini e dalle difficoltà che hanno posto a tutti coloro che, dal 1863, anno in cui furono riscoperti dopo quattro decadi di oblio, arrotolati in una soffitta, si sono provati a interpretarle. Opere d’arte o documentazione clinica? Il fatto è che queste tele mettono in discussione in maniera radicale la linea di demarcazione tra i due domini, e il confine tra il discorso dell’arte e quello della medicina. L’attenzione si sposterà poi in avanti di qualche decennio per concentrarsi su altri repertori di immagini. Siamo alla clinica della Salpêtrière, negli anni ottanta e novanta dell’Ottocento, e Jean-Martin Charcot, ritenendo insufficienti le rappresentazioni delle pazienti realizzate da disegnatori, per quanto preparati e professionisti, decide di far entrare la macchina fotografica nelle sue corsie. Ne deriva l’Iconographie photographique de la Salpêtrière, formidabile documento clinico, fotografico e narrativo, che si cercherà di analizzare nell’interazione delle sue diverse componenti. Il corso si chiuderà con la lettura e il commento di due romanzi di Emile Zola, Il dottor Pascal (1893, ultimo del ciclo dei Rougon-Maquart) e Lourdes (1894), che testimoniano la penetrazione della cultura medico-scientifica nella teoria e nella pratica del romanzo dell’epoca, e dell’influenza della figura e delle dottrine dello stesso Charcot.
Testi d’esame
Il docente procurerà tutti i materiali, testuali e iconografici, che faranno da base alle lezioni. Le lezioni saranno registrate e rese disponibili tramite la piattaforma KIRO (https://elearning.unipv.it/), sulla pagina del corso (si raccomanda agli studenti di iscriversi per tempo). Di conseguenza non c’è programma per non frequentanti. Informazioni dettagliate saranno fornite direttamente a lezione.
Programma
Intorno al 1820 Théodore Géricault dipinse alcuni ritratti di malati mentali, intorno ai quali, in mancanza di informazioni precise, sono fiorite numerose leggende. Secondo una di esse, i ritratti erano dieci; ma solo cinque ce ne sono pervenuti, e fortunosamente. Forse – altra leggenda – Géricault li realizzò su richiesta dell’amico medico e alienista Jean-Etienne Georget, allievo e collaboratore di Pinel e Esquirol; forse lo stesso Géricault passò un periodo in clinica, e lì ebbe modo di osservare i pazienti. Il corso prende inizio da queste cinque immagini e dalle difficoltà che hanno posto a tutti coloro che, dal 1863, anno in cui furono riscoperti dopo quattro decadi di oblio, arrotolati in una soffitta, si sono provati a interpretarle. Opere d’arte o documentazione clinica? Il fatto è che queste tele mettono in discussione in maniera radicale la linea di demarcazione tra i due domini, e il confine tra il discorso dell’arte e quello della medicina. L’attenzione si sposterà poi in avanti di qualche decennio per concentrarsi su altri repertori di immagini. Siamo alla clinica della Salpêtrière, negli anni ottanta e novanta dell’Ottocento, e Jean-Martin Charcot, ritenendo insufficienti le rappresentazioni delle pazienti realizzate da disegnatori, per quanto preparati e professionisti, decide di far entrare la macchina fotografica nelle sue corsie. Ne deriva l’Iconographie photographique de la Salpêtrière, formidabile documento clinico, fotografico e narrativo, che si cercherà di analizzare nell’interazione delle sue diverse componenti. Il corso si chiuderà con la lettura e il commento di due romanzi di Emile Zola, Il dottor Pascal (1893, ultimo del ciclo dei Rougon-Maquart) e Lourdes (1894), che testimoniano la penetrazione della cultura medico-scientifica nella teoria e nella pratica del romanzo dell’epoca, e dell’influenza della figura e delle dottrine dello stesso Charcot.
Testi d’esame
Il docente procurerà tutti i materiali, testuali e iconografici, che faranno da base alle lezioni. Le lezioni saranno registrate e rese disponibili tramite la piattaforma KIRO (https://elearning.unipv.it/), sulla pagina del corso (si raccomanda agli studenti di iscriversi per tempo). Di conseguenza non c’è programma per non frequentanti. Informazioni dettagliate saranno fornite direttamente a lezione.
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Corsi
Corsi
SCRITTURE E PROGETTI PER LE ARTI VISIVE E PERFORMATIVE
Laurea Magistrale
2 anni
No Results Found