ID:
511528
Durata (ore):
36
CFU:
6
SSD:
ARCHEOLOGIA CLASSICA
Anno:
2025
Dati Generali
Periodo di attività
Primo Semestre (29/09/2025 - 23/01/2026)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Obiettivi formativi: il corso prende in esame e discute le principali fonti scritte della tradizione letteraria greca e latina, utili per la ricostruzione e l’interpretazione delle opere d’arte classica, con particolare riferimento alla scultura in bronzo e in marmo e alla pittura. Le fonti saranno lette in traduzione italiana, ma si faranno continui riferimenti al testo originale, per spiegare il significato dei termini tecnici. Una parte delle lezioni sarà, poi, dedicata alla ‘fortuna’ dell’arte classica in età post-antica (dal Medioevo a oggi), in tutte le sue manifestazioni artistiche: reimpiego, collezionismo di antichità, disegni, copie e reinterpretazioni dall’antico da parte degli artisti, studi di antiquaria, museografia dell’arte antica. Agli studenti verranno forniti gli strumenti e la bibliografia fondamentali per riconoscere e interpretare i modelli classici che sono alla base della produzione artistica ‘all’antica’, dal Medioevo in poi. Risultati d'apprendimento: il corso mira a fornire conoscenze specifiche nel settore della storia dell'arte classica in relazione alla sua fortuna in epoca medievale e moderna. Gli studenti svilupperanno competenze nel confronto tra epoche artistiche diverse e nella capacità di mettere in relazione fonti scritte e produzione artistiche. In questi settori gli studenti svilupperanno autonomia di giudizio nel valutare, sulla base delle conoscenze acquisite, l'impatto dell'arte classica su quella post-antica. Particolare attenzione verrà posta nello sviluppo di abilità comunicative, con l'acquisizione di un lessico tecnico-specialistico.
Prerequisiti
Si richiede una conoscenza di base dell’arte antica (sia greca che romana). E' utile la conoscenza delle lingue classiche, e in particolare del latino.
Metodi didattici
Il corso è erogato in modalità blended ed è suddiviso in tre parti: 18 ore di lezioni frontali della docente, con abbondante uso di immagini (attraverso la proiezione di diversi powerpoint, che saranno forniti agli studenti); 4-6 ore di lezioni interattive online (uno spazio utile per presentazioni da parte degli studenti e per discutere insieme le problematiche emerse dalle lezioni); ascolto e studio da parte degli studenti delle lezioni pre-registrate della docente, caricate sulle piattaforme Panopto e Kiro. Gli studenti destinatari delle speciali modalità didattiche inclusive sono pregati di concordare con la docente un percorso di apprendimento personale adatto alle loro esigenze.
Verifica Apprendimento
Colloquio orale. Allo studente verranno poste almeno tre domane, su diversi fenomeni della ‘fortuna’ dell’arte antica dal medioevo in poi o sulla ricostruzione dell’arte antica in base alle fonti letterarie. In sede di esame si verificherà la capacità dello studente di inquadrare nel corretto contesto storico-artistico le singole problematiche legate al riuso e allo studio storico dell’arte antica: in particolare, si valuterà la capacità dello studente di collegare le opere d’arte alle fonti letterarie e di individuare i possibili rimandi iconografici, stilistici e simbolici tra arte artica e arte post-antica. Gli studenti destinatari delle speciali modalità didattiche inclusive sono pregati di concordare con la docente modalità di esame personalizzate.
Testi
-) L. DE LACHENAL, Spolia. Uso e reimpiego dell’antico dal III al XIV secolo, Milano, Longanesi, 1995, cap. I, VIII, X, XII § 1.2 e § 2.1 -) i saggi di M. GREENHALGH, Ipsa ruina docet: l’uso dell’antico nel Medioevo e di C. FRANZONI, «Rimembranze d’infinite cose». Le collezioni rinascimentali di antichità in S. Settis (a cura di), Memoria dell’antico nell’arte italiana, I. L’uso dei classici, Torino, Einaudi, 1984, 113-167 e 301-360. -) L. BESCHI, La scoperta dell’arte greca, in S. Settis (a cura di), Memoria dell’antico nell’arte italiana, III. Dalla tradizione all’archeologia, Torino, Einaudi, 1986, pp. 295-372 -) i saggi di M.S. CALÒ MARIANI, Federico II e la Puglia. La memoria dell’antico e di M.L. TESTI CRISTIANI, Federico II, Nicola “de Apulia” e Giovanni Pisano, in M. Bona Castellotti, A. Giuliano (a cura di), Exempla. La rinascita dell’antico nell’arte italiana. Da Federico II ad Andrea Pisano, Pisa, Pacini, 2008, pp. 23-32 e pp. 65-76 -) i saggi di S. SETTIS, Short Circuits: When (Art) History Collapses, di G. SPINOLA, Conspicuous Reuse and its Ethic/Etica del riuso ostentativo, e di M. LIDOVA, A Christian Gaze on Ancient Beauty: Interpretatio Christiana?/ Uno sguardo cristiano sulla bellezza antica: interpretatio christiana?, in Recycling Beauty, a cura di S. Settis con Anna Anguissola, Milano, Fondazione Prada, 2022 , pp. 60-102 (pp. 488-496 trad. italiana del testo), pp. 112-138 (pp. 499-502 trad. italiana del testo) e pp. 148-174 (pp. 505-508 trad. italiana del testo).
Contenuti
Il riuso dell'antico nel Medioevo. Il corso affronta il tema del reimpiego delle antichità nel Medioevo. Verranno discusse le finalità, i metodi, la selezione degli oggetti di questo fenomeno, che tanto caratterizza l’arte medievale e che influenzerà anche la formazione del linguaggio artistico del romanico. Nelle lezioni saranno presentati casi esemplari di reimpiego di oggetti antichi di diverso materiale: marmi, gemme e cammei, avori, metalli ecc. e di reimpieghi in diversi contesti (contesti laici, religiosi ecc.). Una parte del corso sarà poi dedicato a episodi significativi di rilavorazione e imitazione dell’antico da parte di artisti medievali.
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Corsi
Corsi
METODI E TECNOLOGIE PER LA STORIA DELL’ARTE
Laurea Magistrale
2 anni
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