Questo corso si propone di esplorare e rafforzare competenze trasversali essenziali per una pratica medica consapevole e umanamente orientata. In particolare, sarà posta attenzione allo sviluppo della competenza narrativa, intesa come capacità di ascoltare e interpretare le storie di malattia, cogliendone le sfumature emotive, i silenzi e la complessità dei vissuti individuali. L’esperienza narrativa viene indagata come strumento per migliorare la comunicazione medico-paziente, favorire l’alleanza terapeutica e promuovere una cultura della cura più empatica e partecipativa. Il corso incoraggia anche una riflessione critica sul valore delle arti e delle narrazioni nei contesti clinici e formativi. Al termine del percorso, lo/a studente/ssa sarà in grado di: • affinare l’ascolto attivo e la capacità di comprendere narrazioni complesse di malattia e cura; • migliorare la relazione con pazienti, caregiver e colleghi, mettendosi nei panni dell’altro e assumendone il punto di vista; • rafforzare la consapevolezza di sé e del proprio ruolo professionale all’interno del contesto sanitario.
Prerequisiti
Nessuno
Metodi didattici
lezioni frontali, casi clinici, esercitazioni pratiche (close reading, close looking, attentive listening, scrittura a partire da stimoli, discussioni di gruppo, condivisione e racconto)
Testi
Medicina Narrativa, Colmare il divario tra cure basate sull’evidenza e Humanitas scientifica, Maria Giulia Mariani; Medicina Narrativa: onorare le storie dei pazienti, Rita Charon
Contenuti
Il corso si articola come un laboratorio didattico e di esperienze dedicato alla medicina narrativa, nel quale si costruisce un dialogo tra l’approccio centrato sulla narrazione e quello basato sull’evidenza scientifica (evidence-based medicine). Dopo una introduzione ai concetti chiave della medicina narrativa e al ruolo della narrazione nella promozione della salute, le attività didattiche si concentreranno su: 1. Lettura e analisi di narrazioni (letterarie, autobiografiche, cliniche) legate a esperienze di malattia, trauma, benessere e cura; 2. Discussione critica dei punti di vista implicati nella relazione di cura: medico/a, paziente, famiglia, equipe; 3. Sviluppo di competenze relazionali e riflessive attraverso esercizi di scrittura narrativa, ascolto attento e narrazione di sé in un contesto sicuro e condiviso. L’obiettivo è stimolare una visione più ampia della pratica medica, capace di integrare conoscenze cliniche e sensibilità umanistica.