Il corso è diretto all’approfondimento degli istituti centrali del diritto amministrativo attraverso lo studio della loro elaborazione concreta in sede giurisdizionale.
Prerequisiti
Conoscenza delle istituzioni di diritto amministrativo che sono state oggetto del corso di diritto amministrativo prima parte. Per frequentare la seconda parte non è necessario aver superato l'esame della prima parte, è tuttavia consigliato aver seguito il corso oppure avere almeno letto uno dei manuali indicati.
Metodi didattici
Lezioni frontali, discussioni di casi giurisprudenziali in aula, esercitazioni scritte settimanali facoltative.
Verifica Apprendimento
L'esame finale è orale, ma è prevista al termine del corso una prova scritta facoltativa che consiste nella soluzione di un caso giurisprudenziale relativo al sindacato di eccesso di potere sul provvedimento amministrativo, cui gli studenti sono stati preparati durante il corso con apposite esercitazioni scritte settimanali. La prova scritta consente allo studente di verificare la propria capacità di mettere in pratica, sviluppando una specifica argomentazione giuridica, gli istituti centrali del diritto amministrativo approfonditi nella loro dimensione operativa giurisprudenziale durante il corso. Per chi ha sostenuto con esito positivo la prova scritta, l'esame orale si concentra sui profili più formali degli istituti processuali. Per chi non ha sostenuto la prova scritta, l'esame orale mira comunque a verificare la capacità dello studente di cogliere l'aspetto pratico e il carattere problematico degli istituti che formano oggetto del corso.
Testi
- R. VILLATA, M. RAMAJOLI, Estratto da Il provvedimento amministrativo, Seconda edizione, Torino, Giappichelli, 2017, limitatamente ai capp. II e IV; - A. TRAVI, Lezioni di giustizia amministrativa, 12a ed., Torino, Giappichelli, 2016 (o edizione successiva nel frattempo pubblicata), limitatamente ai capp. IV, V, VI, VIII, IX, X, XI, XII, XIII e XV.
Contenuti
Nella prima parte, la trattazione prenderà le mosse dalla vicenda formativa del sistema di giustizia amministrativa, al fine di mostrare l’origine delle contrapposizioni concettuali che percorrono il diritto amministrativo: atto autoritativo e atto paritetico, interesse legittimo e diritto soggettivo, giudizio sull’atto e giudizio sul rapporto, norme di azione e norme di relazione. Nella seconda parte, l’attenzione si soffermerà sulla costruzione giurisprudenziale della legalità amministrativa, illustrando il funzionamento del sindacato sull’eccesso di potere e mettendo in luce sia la rilevanza pratica che in tale contesto assumono i concetti di interesse pubblico, discrezionalità amministrativa, discrezionalità tecnica, procedimento amministrativo e motivazione del provvedimento, sia il ruolo che rivestono i principi di logicità, ragionevolezza, imparzialità, equità e proporzionalità dell’azione amministrativa. Nella terza parte, saranno analizzati gli strumenti di tutela dei cittadini nei confronti del potere amministrativo e i rapporti tra diritto sostanziale e processo, con particolare riguardo, da un lato, al quadro delle azioni ammissibili e dei poteri di decisione del giudice amministrativo offerto dal codice del processo amministrativo e, dall’altro, al tema della rilevanza dei diritti fondamentali nell’ambito del diritto amministrativo.