L’obiettivo formativo del corso è mettere a frutto le nozioni istituzionali del diritto delle società di capitali apprese in Diritto commerciale (prima parte) analizzandone l’articolazione in due contesti differenti: quello delle società per azioni quotate e delle società a responsabilità limitata. Mira dunque a munire gli studenti di un metodo critico di analisi della disciplina giuridica idealmente coerente con la complessità dei fenomeni economici oggetto di regolazione.
Prerequisiti
Il superamento positivo di Diritto commerciale (I parte) è essenziale per seguire l’insegnamento e affrontare il relativo esame. A partire dalla sessione estiva, gli studenti possono sostenere nella medesima data gli esami di Diritto commerciale (I parte) e, rispettivamente, di Diritto commerciale (II parte). - E’ raccomandata l’attenzione e la conoscenza, in termini di cultura generale, ai fenomeni economici e alle relative attualità. - E’ utile la disponibilità a seguire argomenti complessi con contenuti interdisciplinari
Metodi didattici
Svolgimento delle lezioni in forma orale-tradizionale, seguendo linearmente il programma di esami, ma con riferimenti continui all’esperienza pratica e ai fenomeni reali.
Verifica Apprendimento
- La verifica dell'apprendimento avviene attraverso un esame orale, in cui vengono in rilievo sia la conoscenza normativa di base, sia la padronanza e l'applicazione dei principi e delle categorie proprie della materia. Lo studente dovrà dimostrare di conoscere e di saper esporre in modo linguisticamente corretto gli argomenti dei programmi e trattati durante le lezioni
Testi
- M. Cera, Le società con azioni quotate nei mercati, Bologna, Zanichelli, III ed., 2022 - S. Patriarca, P. Benazzo, Diritto delle imprese e delle società, Bologna, Zanichelli, 2022, Capitoli XII, XIII, sez. A, §§ 2-5
Contenuti
Il corso considera due sviluppi specifici del diritto delle società di capitali: quello delle società con azioni quotate nei mercati regolamentati e, rispettivamente, quello delle società a responsabilità limitata. Si tratta di considerare, idealmente, tanto le peculiarità che impone l’apertura del capitale al mercato (con le rafforzate esigenze di controllo interno, di trasparenza nei confronti dei terzi e di vigilanza pubblica sulla parità informativo, nonché con la maggiore complessità del sistema delle fonti), quanto le specificità di una società di capitali in linea di principio chiusa (più aperta alla partecipazione dei soci alla gestione, nonché più pronta a una più accentuata flessibiltà statutaria). Alla luce degli sviluppi recenti della disciplina positiva, tuttavia, i due percorsi si intrecciano, poiché anche le s.r.l. sono oggi ammesse, in alcune forme, all’offerta al pubblico delle proprie quote di partecipazione, il che crea significative incertezze ricostruttive e, non di rado, problematiche incongruenze.
