ID:
510709
Durata (ore):
36
CFU:
6
SSD:
LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA
Anno:
2025
Dati Generali
Periodo di attività
Secondo Semestre (23/02/2026 - 22/05/2026)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Il corso intende offrire indagini approfondite su opere, autori, generi e questioni storico-culturali, che affrontino i molteplici aspetti letterari: i fatti filologici, le connessioni culturali, il contesto storico, gli elementi stilistici, i generi, i modelli stranieri, il rapporto tradizione-innovazione. I risultati d’apprendimento attesi sono i seguenti: • Conoscenza della storia della letteratura italiana del Novecento (autori, movimenti, gruppi, riviste); • Consapevolezza del contesto storico-culturale, nelle sue linee principali; • Capacità di applicare le conoscenze acquisite nell'analisi dei testi antologizzati e dei testi/delle opere esaminati nel corso delle lezioni. • Capacità di esporre le conoscenze acquisite nel corso delle lezioni e attraverso lo studio del manuale con un linguaggio tecnico-scientifico preciso e corretto
Prerequisiti
Per gli studenti stranieri si richiede una buona conoscenza della lingua
italiana.
italiana.
Metodi didattici
Il corso si articola in lezioni frontali, nel corso delle quali si analizzeranno e commenteranno analiticamente i testi in programma. I testi saranno caricati sulla piattaforma KIRO, e saranno proiettati durante le lezioni per favorirne la condivisione e per stimolare la discussione. Laddove opportuno, il docente utilizzerà presentazioni in Powerpoint, che provvederà poi a caricare su KIRO in forma di documenti PDF. Sono previsti seminari di approfondimento relativi alla parte generale, dedicati soprattutto ad argomenti secondo-novecenteschi. La frequenza è fortemente raccomandata. Gli studenti non frequentanti dovranno contattare il docente per concordare un programma alternativo. Il corso sarà affiancato da un seminario facoltativo di 6 ore (3 lezioni), in orario da concordare con le studentesse e gli studenti interessati, nel quale saranno approfonditi gli argomenti del corso.
Verifica Apprendimento
L’esame consiste in una prova orale individuale, volta ad accertare le competenze acquisite relativamente ai contenuti del corso. La prova si divide in due parti. La prima, generale, verte sull'antologia/sul manuale, e concerne almeno due argomenti distinti, relativi al primo e al secondo Novecento. Al candidato sarà richiesto di leggere, analizzare e commentare almeno un testo antologizzato. La seconda parte verte sul corso monografico e sull'analisi/commento dei testi (almeno uno) oggetto delle lezioni. La valutazione finale si basa sul grado di approfondimento e comprensione degli argomenti presentati, sulla capacità di integrare le conoscenze acquisite durante il corso, e di esporle fluidamente, ricorrendo a un lessico appropriato. N.B.: l'esame, come le lezioni, verte sulla lettura e sul commento di brani dalle opere oggetto del corso. Disporre di tutti i testi oggetto del corso, non importa se in formato cartaceo o elettronico, è dunque condizione INDISPENSABILE per sostenere l'esame.
Testi
Per la parte generale dell'esame, il docente metterà a disposizione su Kiro parti selezionate dell'antologia Segre-Martignoni "Testi nella storia", riguardanti gli autori più rappresentativi del '900. La prima parte dell'esame verterà sulla conoscenza degli autori e dei testi antologizzati. Per la parte monografica, la bibliografia specifica verrà fornita a lezione. Il testo di riferimento principale è l'Edizione Nazionale di Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Milano, Mondadori, 2023, nella versione economica ("Oscar") a cura e con Introduzione, Nota filologica e Bibliografia di L. Stefanelli. La seconda parte dell'esame verterà esclusivamente sui contenuti del corso e sul commento dei testi analizzati durante le lezioni.
Contenuti
Critica della visione: il Cinema in Quaderni di Serafino Gubbio operatore di Luigi Pirandello
Scrive lo storico del cinema Francesco Casetti che «una delle questioni essenziali della modernità» è «l’emersione di una identità basata non su una appartenenza, ma su un gioco complesso e reciproco di sguardi individuali, per il quale si è quel che si è nello sguardo dell’altro». Dall’Esclusa (1893; 1901) a Uno, nessuno e centomila (1926), il romanzo pirandelliano verte proprio su questo scollamento della soggettività dai codici socio-culturali condivisi. Pirandello e i suoi personaggi vivono lo sguardo dell’altro come fonte di alienazione e di dissociazione, e ingaggiano contro di esso una lotta variamente declinata e giustificata, ma che esprime (soprattutto nel caso di Mattia Pascal e di Vitangelo Moscarda) un’istanza regressiva di immediatezza destinata allo scacco: per loro si tratta di ricostruire la totalità naturale del sé, degradata e plasmata/falsata dallo sguardo dell’altro. Il medium cinematografico che Pirandello introduce nel romanzo del ’15, Quaderni di Serafino Gubbio operatore (allora intitolato Si gira.), intercetta e rifrange dunque originalmente un plesso di questioni da sempre aperte e centrali nella riflessione pirandelliana, anticipando in maniera geniale teorie e pratiche contemporanee del visivo (si pensi ad esempio a Benjamin, che lo cita nel celebre saggio sulla Opera d’arte nell’era della riproducibilità tecnica, o alla nozione postmoderna di “simulacro”, etc.). Il corso si propone di indagare in tal senso i Quaderni, anche alla luce delle acquisizioni della storiografia contemporanea del cinema: Si gira./Quaderni esce nel 1915, anno di svolta tra il ventennio circa del «Cinema delle origini» (o della «cinematografia attrazione»: Gunning; Gaudreault), e l’avvento del cinema narrativo: per dirla con Morin, tra Cinematografo e Cinema. Sebbene il cinema di Serafino sia già ampiamente transitato nella seconda fase, probabilmente per le specificità socio-culturali dell’area italiana (Burch), in esso si intravedono nondimeno tracce delle «serie culturali» in cui era circolato e si era diffuso nella prima fase, contigue allo spiritismo, alla magia, all’ipnotismo e più in generale al magnetismo, implicato anche nelle ricerche della medicina più o meno coeva sull’isteria.
Scrive lo storico del cinema Francesco Casetti che «una delle questioni essenziali della modernità» è «l’emersione di una identità basata non su una appartenenza, ma su un gioco complesso e reciproco di sguardi individuali, per il quale si è quel che si è nello sguardo dell’altro». Dall’Esclusa (1893; 1901) a Uno, nessuno e centomila (1926), il romanzo pirandelliano verte proprio su questo scollamento della soggettività dai codici socio-culturali condivisi. Pirandello e i suoi personaggi vivono lo sguardo dell’altro come fonte di alienazione e di dissociazione, e ingaggiano contro di esso una lotta variamente declinata e giustificata, ma che esprime (soprattutto nel caso di Mattia Pascal e di Vitangelo Moscarda) un’istanza regressiva di immediatezza destinata allo scacco: per loro si tratta di ricostruire la totalità naturale del sé, degradata e plasmata/falsata dallo sguardo dell’altro. Il medium cinematografico che Pirandello introduce nel romanzo del ’15, Quaderni di Serafino Gubbio operatore (allora intitolato Si gira.), intercetta e rifrange dunque originalmente un plesso di questioni da sempre aperte e centrali nella riflessione pirandelliana, anticipando in maniera geniale teorie e pratiche contemporanee del visivo (si pensi ad esempio a Benjamin, che lo cita nel celebre saggio sulla Opera d’arte nell’era della riproducibilità tecnica, o alla nozione postmoderna di “simulacro”, etc.). Il corso si propone di indagare in tal senso i Quaderni, anche alla luce delle acquisizioni della storiografia contemporanea del cinema: Si gira./Quaderni esce nel 1915, anno di svolta tra il ventennio circa del «Cinema delle origini» (o della «cinematografia attrazione»: Gunning; Gaudreault), e l’avvento del cinema narrativo: per dirla con Morin, tra Cinematografo e Cinema. Sebbene il cinema di Serafino sia già ampiamente transitato nella seconda fase, probabilmente per le specificità socio-culturali dell’area italiana (Burch), in esso si intravedono nondimeno tracce delle «serie culturali» in cui era circolato e si era diffuso nella prima fase, contigue allo spiritismo, alla magia, all’ipnotismo e più in generale al magnetismo, implicato anche nelle ricerche della medicina più o meno coeva sull’isteria.
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Altre informazioni
Per gli studenti stranieri, viene concordato un programma ad personam.
Studenti non frequentanti: la frequenza alle lezioni è vivamente
consigliata; chi non potesse seguire di persona, è invitato a venire a
colloquio durante l’orario di ricevimento o a mettersi in contatto con il
docente tramite mail per concordare un programma alternativo.
Studenti non frequentanti: la frequenza alle lezioni è vivamente
consigliata; chi non potesse seguire di persona, è invitato a venire a
colloquio durante l’orario di ricevimento o a mettersi in contatto con il
docente tramite mail per concordare un programma alternativo.
Corsi
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LETTERE
Laurea
3 anni
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