ID:
508840
Durata (ore):
60
CFU:
9
SSD:
MUSICOLOGIA E STORIA DELLA MUSICA
Anno:
2024
Dati Generali
Periodo di attività
Annualità Singola (23/09/2024 - 06/06/2025)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Al termine del primo modulo del corso (Modalità), lo studente
(1) sarà in grado di comprendere e analizzare l’organizzazione dello spazio sonoro dei repertori monodici e polifonici precedenti l’affermazione pratica e teorica del sistema tonale, e in particolare della polifonia del secondo Cinquecento;
(2) conoscerà il dibattito musicologico che si è andato sviluppando a riguardo dell'organizzazione dello spazio sonoro della musica rinascimentale negli ultimi cinquant’anni.
Al termine del secondo modulo del corso (Analisi),
(1) sarà in grado di analizzare e riconoscere le principali forme del repertorio classico strumentale;
(2) conoscerà i principali teorici della teoria della forma classica (Formenlehre) del passato nonché i dibattiti che si sono sviluppati negli ultimi decenni.
(1) sarà in grado di comprendere e analizzare l’organizzazione dello spazio sonoro dei repertori monodici e polifonici precedenti l’affermazione pratica e teorica del sistema tonale, e in particolare della polifonia del secondo Cinquecento;
(2) conoscerà il dibattito musicologico che si è andato sviluppando a riguardo dell'organizzazione dello spazio sonoro della musica rinascimentale negli ultimi cinquant’anni.
Al termine del secondo modulo del corso (Analisi),
(1) sarà in grado di analizzare e riconoscere le principali forme del repertorio classico strumentale;
(2) conoscerà i principali teorici della teoria della forma classica (Formenlehre) del passato nonché i dibattiti che si sono sviluppati negli ultimi decenni.
Prerequisiti
Lettura della musica nel setticlavio. Conoscenza delle scale, degli intervalli e dei fondamenti dell'armonia tonale. Capacità di seguire l’esecuzione di un brano musicale sulla partitura.
Metodi didattici
Lezioni frontali; esercitazioni analitiche sullo spazio sonoro di composizioni polifoniche vocali rinascimentali; esercitazioni di gruppo; letture di testi teorici con commento critico; ascolti guidati e analisi di partiture di Haydn, Mozart e Beethoven.
Verifica Apprendimento
L'apprendimento relativo alla parte di Modalità sarà verificato attraverso una prova scritta comprendente (1) analisi dello spazio sonoro (tonal type, modo d’impianto e piano cadenzale) di un mottetto o madrigale del Rinascimento; (2) domande a risposta aperta e chiusa volte ad accertare la comprensione delle tematiche del corso e la confidenza con la bibliografia di riferimento.
La verifica delle conoscenze acquisite nel modulo di Analisi avviene in tre fasi. Dieci giorni prima della prova scritta, lo studente deve consegnare una tesina, il cui obiettivo è verificare l’apprendimento dell’apparato teorico e le abilità analitiche necessarie a sostenere l’esame. L’esame vero e proprio consiste in una prova scritta e in una prova orale. La tesina prevede l’analisi di un movimento a scelta tratto dalle sonate per pianoforte dei compositori classici (escluso il tardo Beethoven). Esempi che esulano da questo repertorio vanno concordati con il docente. La tesina può essere inviata via mail (compresa la scansione della partitura con le annotazioni analitiche) a antonio.calvia@unipv.it. La prova scritta consiste nell’analisi di un movimento tratto da una sonata per pianoforte di un compositore classico, da svolgere in tre ore e mezza, con ascolti ripetuti. La prova orale verte sulla discussione dello scritto, degli esempi musicali discussi e analizzati durante il corso (di cui sarà fornito l’elenco completo su Kiro) e della bibliografia.
La valutazione finale risulta dalla media ponderata della prova di Modalita (peso: 40%) e della prova scritta e orale di Analisi (peso: 30% ciascuna).
La verifica delle conoscenze acquisite nel modulo di Analisi avviene in tre fasi. Dieci giorni prima della prova scritta, lo studente deve consegnare una tesina, il cui obiettivo è verificare l’apprendimento dell’apparato teorico e le abilità analitiche necessarie a sostenere l’esame. L’esame vero e proprio consiste in una prova scritta e in una prova orale. La tesina prevede l’analisi di un movimento a scelta tratto dalle sonate per pianoforte dei compositori classici (escluso il tardo Beethoven). Esempi che esulano da questo repertorio vanno concordati con il docente. La tesina può essere inviata via mail (compresa la scansione della partitura con le annotazioni analitiche) a antonio.calvia@unipv.it. La prova scritta consiste nell’analisi di un movimento tratto da una sonata per pianoforte di un compositore classico, da svolgere in tre ore e mezza, con ascolti ripetuti. La prova orale verte sulla discussione dello scritto, degli esempi musicali discussi e analizzati durante il corso (di cui sarà fornito l’elenco completo su Kiro) e della bibliografia.
La valutazione finale risulta dalla media ponderata della prova di Modalita (peso: 40%) e della prova scritta e orale di Analisi (peso: 30% ciascuna).
Testi
Per la parte di Modalità:
– M. T. ROSA BAREZZANI, voce Modalità, in Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti,
sez. I, Il Lessico, vol. III, Torino, UTET, 1984, pp. 156-162.
– F. WIERING, La concezione interna ed esterna dei modi, “Rivista di Analisi e di Teoria Musicale”, 10/1,
2004, pp. 95-116.
– M. MANGANI, Le “strutture tonali” della polifonia. Appunti sulla riflessione novecentesca e sul dibattito
attuale, “Rivista di Analisi e di Teoria Musicale”, 10/1, 2004, pp. 19-37.
– M. MANGANI - D. SABAINO, “Modo novo” or “modo antichissimo”? Some Remarks about La-Modes in
Zarlino’s Theoretical Thought, in Early Music. Context and Ideas, International Conference in Musicology,
Kraków 18-21 September 2003, Institute of Musicology, Kraków, Jagellonian University, 2003, pp. 36-49.
– M. MANGANI - D. SABAINO, Tonal types and modal attribution in late Renaissance polyphony. New
observations, “Acta Musicologica”, 80/2, 2008, pp. 231-250.
– D. SABAINO, La modalità come strumento esegetico: Zarlino, Lasso, Ingegneri e il responsorio “Si bona suscepimus”, “Musicalia” 10, 2013 [ma 2021], pp. 1-56
Per la parte di Analisi:
– A. SCHÖNBERG, Elementi di composizione musicale, revisione di G. Strang e L. Stein, trad. it. di G. Manzoni, Suvini Zerboni, Milano 1969.
– W. E. CAPLIN, Classical Form: A Theory of Formal Function for the Instrumental Music of Haydn, Mozart, and Beethoven, Oxford University Press, New York – Oxford 1998.
– C. DAHLHAUS, Frase e periodo: per una teoria della sintassi musicale, traduzione italiana di Alice Verti, in “Musica/Realtà”, 109 (2016), pp. 81- 99. (Ed. orig. Satz und Periode. Zur Theorie der musikalischen Syntax, "Zeitschrift für Musiktheorie", IX/2 (1978), pp. 16-26).
– E. RATZ, Einführung in die musikalische Formenlehre: über Formprinzipien in den Inventionen und Fugen J. S. Bachs und ihre
Bedeutung für die Kompositionstechnik Beethovens, Wien, Universal Edition, 1973, pp. 17-39 (la traduzione italiana è fornita come materiale didattico su Kiro).
– E. RATZ, Analysis and Hermeneutics, and Their Significance for the Interpretation of Beethoven, in “Music Analysis”, 3/3 (1984), pp. 243-254.
– G. SANGUINETTI, Le sonate per pianoforte di Beethoven. Genere, forma, espressione, LIM, Lucca 2020.
Approfondimenti bibliografici specifici saranno indicati e commentati durante le singole unità didattiche pertinenti e messi a disposizione sulla piattaforma Kiro, insieme ai materiali didattici, alle partiture e alle slides delle lezioni.
– M. T. ROSA BAREZZANI, voce Modalità, in Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti,
sez. I, Il Lessico, vol. III, Torino, UTET, 1984, pp. 156-162.
– F. WIERING, La concezione interna ed esterna dei modi, “Rivista di Analisi e di Teoria Musicale”, 10/1,
2004, pp. 95-116.
– M. MANGANI, Le “strutture tonali” della polifonia. Appunti sulla riflessione novecentesca e sul dibattito
attuale, “Rivista di Analisi e di Teoria Musicale”, 10/1, 2004, pp. 19-37.
– M. MANGANI - D. SABAINO, “Modo novo” or “modo antichissimo”? Some Remarks about La-Modes in
Zarlino’s Theoretical Thought, in Early Music. Context and Ideas, International Conference in Musicology,
Kraków 18-21 September 2003, Institute of Musicology, Kraków, Jagellonian University, 2003, pp. 36-49.
– M. MANGANI - D. SABAINO, Tonal types and modal attribution in late Renaissance polyphony. New
observations, “Acta Musicologica”, 80/2, 2008, pp. 231-250.
– D. SABAINO, La modalità come strumento esegetico: Zarlino, Lasso, Ingegneri e il responsorio “Si bona suscepimus”, “Musicalia” 10, 2013 [ma 2021], pp. 1-56
Per la parte di Analisi:
– A. SCHÖNBERG, Elementi di composizione musicale, revisione di G. Strang e L. Stein, trad. it. di G. Manzoni, Suvini Zerboni, Milano 1969.
– W. E. CAPLIN, Classical Form: A Theory of Formal Function for the Instrumental Music of Haydn, Mozart, and Beethoven, Oxford University Press, New York – Oxford 1998.
– C. DAHLHAUS, Frase e periodo: per una teoria della sintassi musicale, traduzione italiana di Alice Verti, in “Musica/Realtà”, 109 (2016), pp. 81- 99. (Ed. orig. Satz und Periode. Zur Theorie der musikalischen Syntax, "Zeitschrift für Musiktheorie", IX/2 (1978), pp. 16-26).
– E. RATZ, Einführung in die musikalische Formenlehre: über Formprinzipien in den Inventionen und Fugen J. S. Bachs und ihre
Bedeutung für die Kompositionstechnik Beethovens, Wien, Universal Edition, 1973, pp. 17-39 (la traduzione italiana è fornita come materiale didattico su Kiro).
– E. RATZ, Analysis and Hermeneutics, and Their Significance for the Interpretation of Beethoven, in “Music Analysis”, 3/3 (1984), pp. 243-254.
– G. SANGUINETTI, Le sonate per pianoforte di Beethoven. Genere, forma, espressione, LIM, Lucca 2020.
Approfondimenti bibliografici specifici saranno indicati e commentati durante le singole unità didattiche pertinenti e messi a disposizione sulla piattaforma Kiro, insieme ai materiali didattici, alle partiture e alle slides delle lezioni.
Contenuti
Parte prima: Modalità
(Daniele Sabaino)
Il concetto di modo e il sistema degli otto modi nella teoria e nella pratica musicale del Medioevo e del Rinascimento.
La solmisazione e la trasposizione modale.
La cadenza nel repertorio polifonico: tipologia e funzioni.
L’ampliamento del sistema da otto a dodici modi e i mutamenti nello spazio tonale tra Cinquecento e Seicento.
L’organizzazione dello spazio sonoro rinascimentale nel dibattito musicologico contemporaneo.
La modalità come elemento ermeneutico della composizione rinascimentale.
Alla parte teorica si affiancheranno esercitazioni analitiche condotte su musiche di Ingegneri, Josquin, Lasso, Marenzio, Morales, Mouton, Palestrina, Rore, Victoria, Willaert e altri autori rinascimentali.
Parte seconda: Analisi
(Antonio Calvia)
Saranno introdotti alcuni concetti-guida, tematizzati soprattutto nella tradizione che dalla Formenlehre ottocentesca giunge alla sintesi di Arnold Schönberg e dei suoi allievi (in particolare Erwin Ratz). Saranno così illustrati, tra gli altri, gli elementi costitutivi della forma (proposizione, motivo, ecc., fino alle formazioni tematiche più̀ ampie), le nozioni di ‘struttura rigida’ e ‘struttura sciolta’, i principali procedimenti formali (frammentazione, liquidazione, intensificazione), le tecniche compositive della variazione, dello sviluppo e della ‘variazione in sviluppo’. Tali categorie verranno individuate e analizzate in alcune opere strumentali del periodo classico con particolare riguardo all’opera di Haydn, Mozart e Beethoven.
(Daniele Sabaino)
Il concetto di modo e il sistema degli otto modi nella teoria e nella pratica musicale del Medioevo e del Rinascimento.
La solmisazione e la trasposizione modale.
La cadenza nel repertorio polifonico: tipologia e funzioni.
L’ampliamento del sistema da otto a dodici modi e i mutamenti nello spazio tonale tra Cinquecento e Seicento.
L’organizzazione dello spazio sonoro rinascimentale nel dibattito musicologico contemporaneo.
La modalità come elemento ermeneutico della composizione rinascimentale.
Alla parte teorica si affiancheranno esercitazioni analitiche condotte su musiche di Ingegneri, Josquin, Lasso, Marenzio, Morales, Mouton, Palestrina, Rore, Victoria, Willaert e altri autori rinascimentali.
Parte seconda: Analisi
(Antonio Calvia)
Saranno introdotti alcuni concetti-guida, tematizzati soprattutto nella tradizione che dalla Formenlehre ottocentesca giunge alla sintesi di Arnold Schönberg e dei suoi allievi (in particolare Erwin Ratz). Saranno così illustrati, tra gli altri, gli elementi costitutivi della forma (proposizione, motivo, ecc., fino alle formazioni tematiche più̀ ampie), le nozioni di ‘struttura rigida’ e ‘struttura sciolta’, i principali procedimenti formali (frammentazione, liquidazione, intensificazione), le tecniche compositive della variazione, dello sviluppo e della ‘variazione in sviluppo’. Tali categorie verranno individuate e analizzate in alcune opere strumentali del periodo classico con particolare riguardo all’opera di Haydn, Mozart e Beethoven.
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Altre informazioni
Poiché nel sistema dei CFU la frequenza è considerata parte integrante del percorso formativo, gli studenti impossibilitati a frequentare le lezioni sono invitati a concordare il prima possibile con i docenti i necessari complementi al programma.
Gli studenti impossibilitati a frequentare le lezioni di Modalità devono in ogni caso integrare la bibliografia sopra indicata con il seguente testo: B. MEIER, I modi della polifonia vocale classica, LIM, Lucca, 2015, pp. 11-233 (ovvero nell’originale tedesco Die Tonarten der klassischen Vocalpolyphonie, Utrecht, Oostoek Scheltema & Holkema, 1974, pp. 19-219, oppure nella traduzione inglese: The Modes of Classical Vocal Polyphony, New York, Broude Brothers, 1988, pp. 23-234).
Considerata la natura fortemente pratica del corso di Analisi, la preparazione prevede numerose esercitazioni, per le quali ci si può̀ avvalere, oltre che delle ore di ricevimento del docente, anche della disponibilità̀ del tutor. Si invitano quindi tutti gli studenti a sfruttare le risorse disponibili per lo studio graduale e sistematico.
Si invitano in modo particolare gli studenti non frequentanti a contattare il docente il prima possibile (almeno due mesi prima dell’esame), in modo da discutere e valutare le eventuali conoscenze già acquisite mediante altri studi, così come le eventuali integrazioni bibliografiche.
Le prove finali del modulo di Modalità potranno avvenire anche nella forma di prova in itinere.
A partire dalla sessione estiva di esami, le prove finali dei due moduli potranno essere sostenute anche disgiuntamente entro il termine massimo di tre sessioni.
Gli studenti che, rientrando in una delle categorie definite dall'ateneo, intendono usufruire delle previste modalità di didattica inclusiva potranno avvalersi, per il modulo di Modalità, anche delle registrazioni podcast delle lezioni e delle relative slide nella maniera che, dietro richiesta, sarà comunicata dal docente. Le modalità di verifica dell'apprendimento non subiscono invece variazioni rispetto a quanto previsto per gli studenti frequentanti.
Gli studenti impossibilitati a frequentare le lezioni di Modalità devono in ogni caso integrare la bibliografia sopra indicata con il seguente testo: B. MEIER, I modi della polifonia vocale classica, LIM, Lucca, 2015, pp. 11-233 (ovvero nell’originale tedesco Die Tonarten der klassischen Vocalpolyphonie, Utrecht, Oostoek Scheltema & Holkema, 1974, pp. 19-219, oppure nella traduzione inglese: The Modes of Classical Vocal Polyphony, New York, Broude Brothers, 1988, pp. 23-234).
Considerata la natura fortemente pratica del corso di Analisi, la preparazione prevede numerose esercitazioni, per le quali ci si può̀ avvalere, oltre che delle ore di ricevimento del docente, anche della disponibilità̀ del tutor. Si invitano quindi tutti gli studenti a sfruttare le risorse disponibili per lo studio graduale e sistematico.
Si invitano in modo particolare gli studenti non frequentanti a contattare il docente il prima possibile (almeno due mesi prima dell’esame), in modo da discutere e valutare le eventuali conoscenze già acquisite mediante altri studi, così come le eventuali integrazioni bibliografiche.
Le prove finali del modulo di Modalità potranno avvenire anche nella forma di prova in itinere.
A partire dalla sessione estiva di esami, le prove finali dei due moduli potranno essere sostenute anche disgiuntamente entro il termine massimo di tre sessioni.
Gli studenti che, rientrando in una delle categorie definite dall'ateneo, intendono usufruire delle previste modalità di didattica inclusiva potranno avvalersi, per il modulo di Modalità, anche delle registrazioni podcast delle lezioni e delle relative slide nella maniera che, dietro richiesta, sarà comunicata dal docente. Le modalità di verifica dell'apprendimento non subiscono invece variazioni rispetto a quanto previsto per gli studenti frequentanti.
Corsi
Corsi
MUSICOLOGIA
Laurea
3 anni
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Persone
Persone (3)
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