ID:
510270
Durata (ore):
36
CFU:
6
SSD:
MUSICOLOGIA E STORIA DELLA MUSICA
Anno:
2024
Dati Generali
Periodo di attività
Primo Semestre (23/09/2024 - 17/01/2025)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Il corso mira all’acquisizione di competenze utili allo studio e alla realizzazione di edizioni digitali musicali. Al termine del corso i partecipanti comprenderanno le potenzialità dei software impiegati nella realizzazione di questo genere di edizioni, sapranno rapportarsi ad esse in maniera critica e avranno familiarità coi progetti attualmente attivi nel settore.
Prerequisiti
È presupposto il possesso dei concetti fondamentali della critica del testo, ottenuto grazie alla frequenza di corsi di filologia musicale o di una o più filologie letterarie, ovvero tramite letture personali. Anche conoscenze di tipo paleografico e codicologico sono utili per la frequenza del corso. È caldamente raccomandata la frequenza, preliminare o simultanea, del ‘Laboratorio di sistemi di codifica dei testi musicali’.
Metodi didattici
Sul piano didattico, il corso si articolerà in due sezioni. La prima costituita da lezioni del docente. La seconda basata sul principio del "cooperative learning", durante la quale si alterneranno esercitazioni, presentazioni e seminari di gruppo e/o individuali.
Verifica Apprendimento
Al superamento dell’esame è anteposta la consegna di un elaborato scritto, su un tema concordato col docente, attraverso cui lo studente dovrà dare dimostrazione delle conoscenze acquisite. Un ultimo colloquio orale concluderà l’esame. Esso si baserà: 1) per gli studenti frequentanti (che abbiano seguito almeno 4/5 delle lezioni) sulla discussione del lavoro svolto a lezione e sul commento dei materiali consegnati; 2) per i non
frequentanti sulla bibliografia consigliata e sul commento dei materiali consegnati. Tutti gli elaborati dovranno essere consegnati, in ogni caso, almeno una settimana prima del colloquio orale. Il voto finale sarà calcolato come media dei voti ottenuti nell'elaborato scritto e nella prova orale.
frequentanti sulla bibliografia consigliata e sul commento dei materiali consegnati. Tutti gli elaborati dovranno essere consegnati, in ogni caso, almeno una settimana prima del colloquio orale. Il voto finale sarà calcolato come media dei voti ottenuti nell'elaborato scritto e nella prova orale.
Testi
L’elenco seguente costituisce solo un punto di partenza delle letture consigliate per la preparazione dell’esame. Integrazioni ed eventuali modifiche saranno comunicate durante le lezioni:
KEPPER, JOHANNES: Musikedition im Zeichen neuer Medien – Historische Entwicklung und gegenwärtige Perspektiven musikalischer Gesamtausgaben, Dissertation Detmold/Paderborn 2009, Norderstedt 2011.
[https://kups.ub.unikoeln.de/6639/1/SIDE5_Kepper-Musikedition.pdf].
MANCINELLI, TIZIANA – PIERAZZO, ELENA: Che cos’è un’edizione scientifica digitale, Carocci editore 2020 (Bussole).
STADLER, PETER – VEIT, JOACHIM (Hg.): Digitale Edition zwischen Experiment und Standardisierung. Musik – Text – Codierung, Tübingen 2009 (Beihefte zu editio, 31).
VEIT, JOACHIM: Es bleibt nichts, wie es war – Wechselwirkungen zwischen digitalen und ‚analogen‘ Editionen, in: editio XXIV, 2010, pp. 37–52.
VIGLIANTI, RAFFAELE: Musicologia digitale e spartiti digitali, in Digital Humanities. Metodi, strumenti, saperi a cura di Fabio Ciotti, Carocci editore 2023 (Studi superiori 1367), pp. 267–281.
KEPPER, JOHANNES: Musikedition im Zeichen neuer Medien – Historische Entwicklung und gegenwärtige Perspektiven musikalischer Gesamtausgaben, Dissertation Detmold/Paderborn 2009, Norderstedt 2011.
[https://kups.ub.unikoeln.de/6639/1/SIDE5_Kepper-Musikedition.pdf].
MANCINELLI, TIZIANA – PIERAZZO, ELENA: Che cos’è un’edizione scientifica digitale, Carocci editore 2020 (Bussole).
STADLER, PETER – VEIT, JOACHIM (Hg.): Digitale Edition zwischen Experiment und Standardisierung. Musik – Text – Codierung, Tübingen 2009 (Beihefte zu editio, 31).
VEIT, JOACHIM: Es bleibt nichts, wie es war – Wechselwirkungen zwischen digitalen und ‚analogen‘ Editionen, in: editio XXIV, 2010, pp. 37–52.
VIGLIANTI, RAFFAELE: Musicologia digitale e spartiti digitali, in Digital Humanities. Metodi, strumenti, saperi a cura di Fabio Ciotti, Carocci editore 2023 (Studi superiori 1367), pp. 267–281.
Contenuti
Edizioni digitali di musica: problemi e potenzialità
Il cosiddetto digital turn influenza da tempo tutte le discipline umanistiche, in primis quelle filologiche: i primi esperimenti definibili come ‘edizioni scientifiche digitali’ in ambito letterario risalgono alla metà degli anni Novanta del secolo scorso e hanno portato alla definizione di alcune pratiche standard ormai di comune impiego. Ciononostante, sarebbe ottuso tacere del clima di diffidenza che sembra prevalere nei confronti delle edizioni digitali in generale, specialmente in tutti quegli entourages in cui una tradizione filologica esiste ed è ben radicata. In campo musicologico la situazione non è molto differente e, a fronte di un numero estremamente ridotto di progetti effettivamente attivi in questo settore, il digitale è sempre più frequentemente sotto accusa. Proprio il più autorevole tra i musicologi specializzati in edizioni digitali, Joachim Veit, prendendo pubblicamente coscienza di questo clima, ha ammesso che l’euforia dei primi tempi deve ormai cedere il posto alla consapevolezza della necessaria continuità negli investimenti, affinché ciò che è stato iniziato non venga interrotto, ma soprattutto affinché si ponga rimedio a una serie di effetti inizialmente sottovalutati e responsabili di tale clima. Partendo da una prima definizione dell’oggetto di indagine — cos’è davvero un’edizione digitale di musica — e da una rassegna dei progetti più importanti del settore, il corso si propone l’obiettivo di individuare i punti di forza e le criticità del digitale, cercando di affrontare anche il quesito che più di altri sembra dividere gli esperti, ovvero se il suo avvento abbia avuto ripercussioni in senso metodologico o meno.
Il cosiddetto digital turn influenza da tempo tutte le discipline umanistiche, in primis quelle filologiche: i primi esperimenti definibili come ‘edizioni scientifiche digitali’ in ambito letterario risalgono alla metà degli anni Novanta del secolo scorso e hanno portato alla definizione di alcune pratiche standard ormai di comune impiego. Ciononostante, sarebbe ottuso tacere del clima di diffidenza che sembra prevalere nei confronti delle edizioni digitali in generale, specialmente in tutti quegli entourages in cui una tradizione filologica esiste ed è ben radicata. In campo musicologico la situazione non è molto differente e, a fronte di un numero estremamente ridotto di progetti effettivamente attivi in questo settore, il digitale è sempre più frequentemente sotto accusa. Proprio il più autorevole tra i musicologi specializzati in edizioni digitali, Joachim Veit, prendendo pubblicamente coscienza di questo clima, ha ammesso che l’euforia dei primi tempi deve ormai cedere il posto alla consapevolezza della necessaria continuità negli investimenti, affinché ciò che è stato iniziato non venga interrotto, ma soprattutto affinché si ponga rimedio a una serie di effetti inizialmente sottovalutati e responsabili di tale clima. Partendo da una prima definizione dell’oggetto di indagine — cos’è davvero un’edizione digitale di musica — e da una rassegna dei progetti più importanti del settore, il corso si propone l’obiettivo di individuare i punti di forza e le criticità del digitale, cercando di affrontare anche il quesito che più di altri sembra dividere gli esperti, ovvero se il suo avvento abbia avuto ripercussioni in senso metodologico o meno.
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Altre informazioni
Gli studenti ammessi al programma di ‘didattica inclusiva’ sono pregati di rivolgersi il prima possibile alla docente per concordare eventuali integrazioni.
Corsi
Corsi
MUSICOLOGIA
Laurea Magistrale
2 anni
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