I partecipanti del corso avranno la possibilità di acquisire conoscenza delle tecniche di ricerca sul campo e in laboratorio per il prelievo e lo studio dei campioni di resti vegetali e animali da contesti archeologi. Al contempo il corso intende fornire introduzione ai metodi di studio quantitativo e qualitativo per la ricostruzione di diversi aspetti della vita quotidiana, dell'economia, della cultura delle società umane del passato attraverso la bioarcheologia. Particolare attenzione sarà rivolta alla ricostruzione della produzione primaria agro-pastorale, alla dieta, al contributo di lavoro animale e carburante vegetale alle economie antiche, e alle dinamiche di cambiamento tra paesaggio 'naturale' e paesaggio 'antropizzato'.
A conclusione del corso, gli studenti avranno acquisito padronanza dei fondamenti metodologici della zooarcheologia e dell'archeobotanica. Le conoscenze sviluppate nel corso del semestre permetteranno di approcciare criticamente la letteratura specialistica, di dialogare attivamente con specialisti attivi in questi campi, di applicare queste metodologie a domande di ricerca più ampie, e di includere i metodi zooarcheologici ed archeobotanici nella progettazione della ricerca archeologica. Al contempo, questo corso fornisce una basa solida per una futura specializzazione.
Prerequisiti
Nessuno
Metodi didattici
Il corso include una componente di lezioni frontali, che si alterneranno a discussioni in un contesto di seminario. I materiali di studio includono manualistica ed una selezione di articoli da riviste scientifiche.
Verifica Apprendimento
Esame finale (orale) ed elaborato scritto finale (ca. 5000 parole).
Testi
- Dincauze 2000. Environmental Archaeology: Principles and Practices. Cambridge University Press. - Pearsall 2015. Paleoethnobotany: a handbook of procedures. Routledge (3rd edition). - Gifford-Gonzalez 2018. An introduction to Zooarchaeology. Springer.
Contenuti
La ricerca archeologica moderna si caratterizza per una spiccata multidisciplinarità. Oggigiorno, il record archeologico non è più intenso esclusivamente in termini di manufatti e strutture, ma vi si includono a tutti gli effetti anche i materiali organici conservati nelle stratificazioni antropiche. Resti botanici (micro- e macroscopici) e faunistici sono di particolare comune rinvenimento, come diretta conseguenza del numero di attività condotte su base quotidiana che utilizzano risorse animali e vegetali. Se propriamente campionati, processati, ed analizzati, questi ‘ecofatti’ permettono di ricostruire la storia dei sistemi agropastorali, della dieta, e dei paleoambienti.
L’obiettivo di questo corso è fornire agli studenti magistrali un’introduzione ai metodi della ricerca zooarcheologica (resti faunistici) ed archeobotanica (resti vegetali). Andremo ad affrontare questi argomenti mediante un duplice approccio: (i) nei primi due moduli, analizzeremo le principali metodologie utilizzate in questi campi della ricerca archeologia, dalla campionatura all’interpretazione dei risultati ottenuti; (ii) nel terzo modulo, attraverso l'analisi di casi studio, discuteremo criticamente una selezione di temi di ricerca centrali alla ricerca bioarcheologica e all'archeologia ambientale.