Acquisizione di un metodo critico nell'analisi storica delle fonti antiche e, in particolare, dei testi storici e filosofici di età romana.
Prerequisiti
Conoscenza di base del latino. Nozioni generali di Storia Romana
Metodi didattici
Lezioni di carattere seminariale / Relazioni tenute dagli studenti frequentanti.
Verifica Apprendimento
Orale. La verifica si suddivide in due parti: 1) Verifica in itinere: allo studente verrà affidato -nel corso delle lezioni – un tema da approfondire autonomamente, sul quale terrà un seminario, in forma di lezione guidata dal docente. 2) L'esame finale consisterà in una verifica della capacità di interpretazione critica di passi commentati durante in corso.
Testi
1) C. Carsana, A. Galimberti, L. Mecella (a cura di), L’invidia sociale nel mondo ellenistico-romano. Competizione, concorrenza, ambizioni, Edipuglia, Bari 2026. 2) B. Cattarinussi, Sentimenti, passioni, emozioni. Le radici del comportamento sociale, Milano 2000. 3) A. Fussi, L’invidia, le emozioni competitive, la speranza. Platone, Aristotele e Plutarco, in V. Fiorino, A. Fussi (a cura di), Emozioni, corpi, conflitti, Pisa 2016, 3-22. 3) R.A. Kaster, Invidia, νέμεσις, φθόνος, and the Roman Emotional Economy, in D. Konstan, N.K. Rutter (eds.), Envy, Spite and Jealousy. The Rivalrous Emotions in Ancient Greece, Edinburgh 2003, 253-276. 4) P. Mishra, Age of Anger: A History of the Present, New Delhi 2017. 5) H. Schoeck L’invidia e la società, trad. it. Macerata 2006 (ed. or. Der Neid. Eine Theorie der Gesellschaft, Freiburg-München 1966).
Contenuti
L’invidia sociale in età tardo repubblicana: riflessione filosofica, teorizzazioni in ambito retorico, realtà economica e sociale. La tarda Repubblica romana è un periodo storico caratterizzato da un’elevata conflittualità politica, un livello di competizione altissima e forti squilibri economico-sociali, ulteriormente acuiti dalle riforme sillane e dai loro esiti. Da quanto si può constatare attraverso uno spoglio delle fonti e partendo da una ricerca lessicale, non meraviglia dunque che i decenni che vanno dagli anni 70 agli anni 40 del I secolo a.C. risultino attraversati dall’invidia, che si ramifica entro l’intero tessuto politico-sociale, con movimenti che si dipartono in molteplici e diverse direzioni. Una testimonianza di importanza centrale in tal senso è offerta dall’opera di Cicerone. Obiettivo del corso sarà porre la riflessione teorica dei trattati filosofici e retorici ciceroniani (in particolare le Tusculanae Disputationes, il De inventione e il De oratore) in costante confronto con la produzione oratoria e l’epistolario, al fine di delineare una molteplicità di casistiche molto suggestive, che prospettano una complessità di dinamiche sociali e politiche particolarmente cogenti entro il contesto conflittuale e fortemente competitivo della storia romana tardo repubblicana. Tale complessità si riflette nel lessico correlato al fenomeno dell’invidia sociale, inerente sia alle pulsioni emotive (aegritudo, pusillitas, simulatio, aemulatio, malevolentia, iracundia, odium) che agli strumenti per suscitarle (fama, contumelia, offensio, obtrectatio, infamia, fraus), strumenti potenti nelle mani degli oratori, avvocati e politici conservatori come Cicerone, e tribuni della plebe populisti come Clodio. L’analisi del lessico e la sua contestualizzazione storica saranno dunque un aspetto importante del corso.
Lingua Insegnamento
Italiano
Altre informazioni
La frequenza delle lezioni è fortemente consigliata. Gli studenti che, per comprovati motivi, non possono seguire le lezioni, sono pregati di contattare il docente prima dell'inizio del corso.