ID:
508063
Durata (ore):
36
CFU:
6
SSD:
ARCHEOLOGIA CLASSICA
Anno:
2024
Dati Generali
Periodo di attività
Primo Semestre (23/09/2024 - 17/12/2024)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Obiettivi formativi: il corso prende in esame e discute le principali fonti scritte della tradizione letteraria greca e latina, utili per la ricostruzione e l’interpretazione delle opere d’arte classica, con particolare riferimento alla scultura in bronzo e in marmo e alla pittura. Le fonti saranno lette in traduzione italiana, ma si faranno continui riferimenti al testo originale, per spiegare il significato dei termini tecnici.
Una parte delle lezioni sarà, poi, dedicata alla ‘fortuna’ dell’arte classica in età post-antica (dal Medioevo a oggi), in tutte le sue manifestazioni artistiche: reimpiego, collezionismo di antichità, disegni, copie e reinterpretazioni dall’antico da parte degli artisti, studi di antiquaria, museografia dell’arte antica.
Agli studenti verranno forniti gli strumenti e la bibliografia fondamentali per riconoscere e interpretare i modelli classici che sono alla base della produzione artistica ‘all’antica’, dal Medioevo in poi.
Risultati d'apprendimento: il corso mira a fornire conoscenze specifiche nel settore della storia dell'arte classica in relazione alla sua fortuna in epoca medievale e moderna. Gli studenti svilupperanno competenze nel confronto tra epoche artistiche diverse e nella capacità di mettere in relazione fonti scritte e produzione artistiche. In questi settori gli studenti svilupperanno autonomia di giudizio nel valutare, sulla base delle conoscenze acquisite, l'impatto dell'arte classica su quella post-antica. Particolare attenzione verrà posta nello sviluppo di abilità comunicative, con l'acquisizione di un lessico tecnico-specialistico.
Prerequisiti
Si richiede una conoscenza di base dell’arte antica (sia greca che romana). E' utile la conoscenza delle lingue classiche, e in particolare del latino.
Metodi didattici
Lezioni frontali (36 ore) a cura della docente, con abbondante uso di immagini (attraverso la proiezione di diversi powerpoint, che saranno forniti agli studenti), allo scopo di incoraggiare, attraverso il coinvolgimento diretto nell’analisi di ogni singola opera, la partecipazione attiva degli studenti.
Gli studenti avranno la possibilità di fare brevi presentazioni su argomenti inerenti il corso e concordati con la docente.
Gli studenti destinatari delle speciali modalità didattiche inclusive sono pregati di concordare con la docente un percorso di apprendimento personale adatti alle loro esigenze.
Verifica Apprendimento
Colloquio orale. Allo studente verranno poste almeno tre domane, su diversi fenomeni della ‘fortuna’ dell’arte antica dal medioevo in poi o sulla ricostruzione dell’arte antica in base alle fonti letterarie. In sede di esame si verificherà la capacità dello studente di inquadrare nel corretto contesto storico-artistico le singole problematiche legate al riuso e allo studio storico dell’arte antica: in particolare, si valuterà la capacità dello studente di collegare le opere d’arte alle fonti letterarie e di individuare i possibili rimandi iconografici, stilistici e simbolici tra arte artica e arte post-antica.
Gli studenti destinatari delle speciali modalità didattiche inclusive sono pregati di concordare con la docente modalità di esame personalizzate.
Testi
- F. HASKELL-N. PENNY, L’antico nella storia del gusto. La seduzione della scultura classica 1500-1900, Torino, Einaudi, 1986, capp. 9, 10, 11
- G. CANTINO WATAGHIN, Archeologia e «archeologie». Il rapporto con l’antico fra mito, arte e ricerca, in Memoria dell’antico nell’arte italiana, III. Dalla tradizione all’archeologia, a cura di S. Settis, Torino 1986, pp. 171-217
- I. HERKLOTZ, La Roma degli antiquari. Cultura e erudizione tra Cinquecento e Settecento, Roma, De Luca, 2012, cap. III, Archeologia cristiana e archeologia classica nel XVI secolo: riflessioni sulla genesi di una disciplina
- Il Tesoro di antichità. Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento, a cura di E. Dodero e C. Parisi Presicce, Roma, Gangemi, 2017, pp. 187-218
- L. BESCHI, La scoperta dell’arte greca, in Memoria dell’antico nell’arte italiana, III. Dalla tradizione all’archeologia, a cura di S. Settis, Torino 1984, pp. 293-372
- A.M. RICCOMINI, Scavi a Veleia. L’archeologia a Parma tra Settecento e Ottocento, Bologna 2005, pp. 29-58 e 98-140
Contenuti
Lo studio dell’antichità tra Medioevo e Settecento.
Il corso di quest’anno presenterà alcuni casi-esemplari di scavo archeologico condotto secondo le modalità dell'indagine antiquaria. Il primo caso sarà lo scavo di Villa Adriana condotto da Pirro Ligorio (Napoli 1512ca-Ferrara 1583), artista e antiquario del cardinale Ippolito II d'Este.
Il secondo caso è lo scavo dei Palazzo imperiali (Domus Flavia) sul Palatino, a Roma, condotto da Francesco Bianchini (Verona 1662-Roma 1729) e documentato anche dall'artista e antiquario Pier Leone Ghezzi.
L'ultimo caso è un celebre scavo del Nord Italia: quello che segna la scoperta del municipum romano di Veleia, presso Piacenza. Le campagne di scavo iniziate nel 1760 avranno come protagonisti Paolo Maria Paciaudi e il Conte di Caylus (il più celebre antiquario di Francia) e, all'inizio dell'Ottocento, l'architetto bolognese Giovanni Antonio Antolini (1753-1841) e quello cremonese Luigi Voghera (1788-1840).
Lingua Insegnamento
Italiano
Corsi
Corsi
STORIA E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI
Laurea Magistrale
2 anni
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