Tipo Corso:
Laurea Magistrale
Durata (anni):
2
Dipartimento:
Sede:
PAVIA
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Le finalità formative che la LM si prefigge sono: acquisizione del tradizionale patrimonio metodologico di tipo storico e filologico, in relazione alla storia delle arti dall'antichità greco-romana all'età moderna, con specifiche competenze (nel curricolo cremonese) di ambito paleografico e archivistico; abilità linguistica (scritta e orale) in una lingua della Comunità Europea – preferibilmente l'inglese, ma senza escludere il tedesco, consigliato da esigenze disciplinari – con piena padronanza del lessico delle discipline storico-artistiche; maturazione di competenze scientifiche generali (sia teoriche sia operative) in relazione alla conoscenza, valorizzazione e conservazione del patrimonio archeologico e storico-artistico, con diversificata connotazione curricolare, mirata anche all'attività di ricerca.
La tesi, che conclude il percorso di studi e consiste in un elaborato originale, ha lo scopo di portare lo studente ad approfondire, secondo rigorosa metodologia scientifica e sotto la guida di un docente di riferimento, aspetti e problematiche dei beni culturali di un determinato periodo storico. Il tirocinio, ad alta valenza professionalizzante, mette in contatto gli studenti, secondo la loro opzione curriculare, con realtà del mondo della tutela del patrimonio archeologico, storico-artistico e archivistico.
Il ventaglio di insegnamenti impartiti presso la sede universitaria, profondamente differenziati tra di loro ma afferenti a SSD presenti tra le materie caratterizzanti, ha indotto a inserire tali settori anche tra le materie affini, in modo da offrire ai discenti la possibilità di ulteriore approfondimento e/o consolidamento metodologico.
Il percorso formativo è pertanto articolato in tre distinti curricoli: uno archeologico (con sede a Pavia) e due storico-artistici (sedi di Pavia e Cremona). Tutti e tre i percorsi di studio hanno in comune una solida base formativa, che spazia cronologicamente dall'arte classica (L-ANT/07) a quella medievale (L-ART/01) e moderna (L-ART/02), e include altresì aspetti storico-culturali propedeutici alla specifica professionalità come quelli riconducibili alla museologia, alla letteratura artistica e alla critica d'arte (L-ART/04); cui s'aggiungono informazioni di base sulle modalità anche tecnologicamente più aggiornate di ricognizione e selezione della bibliografia specialistica (M-STO/08).
Tutti e tre i curricoli intendono rispondere principalmente alla necessità di un'adeguata contestualizzazione storico-culturale e perciò di un approfondimento conoscitivo del fenomeno artistico negli ambiti, rispettivamente, dell'antico mondo greco-romano e dell'Europa medievale, moderna e contemporanea.
I piani di studio risultano quindi tendenzialmente paralleli e prevedono, per il curricolo di archeologia classica, l'acquisizione di competenze avanzate in ambito antichistico e di carattere generale e istituzionale in quelli medievistico e modernistico; viceversa e specularmente, per il curricolo di storia dell'arte, l'acquisizione di competenze avanzate in ambito medievistico, modernistico, contemporaneistico, e di carattere generale e istituzionale in quello antichistico. Nel terzo curricolo (con sede a Cremona), competenze di base nell'ambito della storia dell'arte antica e avanzate in quelli medievistico e modernistico sono completate da un maggior approfondimento di discipline metodologiche funzionali alla ricerca d'archivio, alla biblioteconomia, alla codicologia, con possibilità di utili deviazioni negli ambiti (affini-integrativi) della bizantinistica e della storia della musica.
Nei tre curricoli, il primo anno è essenzialmente dedicato all'acquisizione intensiva delle competenze disciplinari caratterizzanti; mentre il secondo prevede, oltre a un numero contenuto d'insegnamenti prevalentemente integrativi, il tirocinio e ovviamente l'elaborazione e la stesura della tesi di laurea.
Nel curriculum archeologico, l'area di archeologia e storia dell'arte antica è mirata all'approfondimento critico e specialistico dello sviluppo storico delle arti figurative, della produzione artigianale e dell'architettura nell'antichità classica (dell'ambito greco, etrusco-italico e romano). Questa stessa area, nei due curricoli storico-artistici è mirata all'acquisizione degli elementi conoscitivi basilari e indispensabili a una corretta lettura dei molteplici fenomeni continuistici o revivalistici dell'antico, che ricorrono nelle esperienze dell'arte medievale, moderna e contemporanea. Al termine del biennio specialistico è lecito attendersi da tutti i laureati una consolidata e non superficiale acquisizione del quadro storico dell'arte antica; e, in modo particolare da quelli del curriculum archeologico, un grado elevato di autonomia nella classificazione stilistica e nella valutazione storico-critica dei manufatti prodotti nell'antichità.
Nel curriculum storico-artistico, l'area di apprendimento della storia dell'arte è mirata all'approfondimento critico e specialistico dello sviluppo storico delle arti figurative e dell'architettura dell'Occidente medievale, moderno e contemporaneo; ovvero - per studenti del curriculum archeologico - all'acquisizione di un grado adeguato delle relative conoscenze di base, ai fini della comprensione del processo di trasformazione del linguaggio artistico tardoromano in quello medievale, moderno e contemporaneo. Al termine del biennio specialistico è lecito attendersi dai laureati del curriculum storico-artistico una consolidata e non superficiale acquisizione del quadro storico dell'arte medievale, moderna e contemporanea, e un grado elevato di autonomia nell'analisi e nella valutazione storico-critica di dipinti, manufatti e monumenti.
L'area di apprendimento della letteratura artistica include vari aspetti metodologici. Sul piano della didattica frontale è mirata sia allo studio della moderna letteratura artistica, considerata nella duplice valenza descrittivo-documentaria e storico-critica; sia alla comprensione dei principali aspetti teorici della musealizzazione di opere d'arte e alla conoscenza di un'ampia relativa esemplificazione. Al termine del biennio specialistico è lecito attendersi dai laureati capacità di orientamento autonomo e critico nella letteratura artistica.
L'area di apprendimento dell'archivistica mira alla conoscenza delle modalità di sedimentazione, ordinamento e conservazione dei complessi documentari, dal Medioevo al XXI secolo. Le esercitazioni condotte direttamente presso i fondi archivistici permettono di acquisire dimestichezza con la loro organizzazione, con le problematiche connesse alla loro gestione, oltre che con le dinamiche della ricerca documentaria. Al termine del biennio specialistico è lecito attendersi dai laureati l'acquisizione di un approccio consapevole alle fonti archivistiche e, con esso, la capacità di valutare in senso storico-critico i fondi documentari e di utilizzarli ai fini della ricerca.
La tesi, che conclude il percorso di studi e consiste in un elaborato originale, ha lo scopo di portare lo studente ad approfondire, secondo rigorosa metodologia scientifica e sotto la guida di un docente di riferimento, aspetti e problematiche dei beni culturali di un determinato periodo storico. Il tirocinio, ad alta valenza professionalizzante, mette in contatto gli studenti, secondo la loro opzione curriculare, con realtà del mondo della tutela del patrimonio archeologico, storico-artistico e archivistico.
Il ventaglio di insegnamenti impartiti presso la sede universitaria, profondamente differenziati tra di loro ma afferenti a SSD presenti tra le materie caratterizzanti, ha indotto a inserire tali settori anche tra le materie affini, in modo da offrire ai discenti la possibilità di ulteriore approfondimento e/o consolidamento metodologico.
Il percorso formativo è pertanto articolato in tre distinti curricoli: uno archeologico (con sede a Pavia) e due storico-artistici (sedi di Pavia e Cremona). Tutti e tre i percorsi di studio hanno in comune una solida base formativa, che spazia cronologicamente dall'arte classica (L-ANT/07) a quella medievale (L-ART/01) e moderna (L-ART/02), e include altresì aspetti storico-culturali propedeutici alla specifica professionalità come quelli riconducibili alla museologia, alla letteratura artistica e alla critica d'arte (L-ART/04); cui s'aggiungono informazioni di base sulle modalità anche tecnologicamente più aggiornate di ricognizione e selezione della bibliografia specialistica (M-STO/08).
Tutti e tre i curricoli intendono rispondere principalmente alla necessità di un'adeguata contestualizzazione storico-culturale e perciò di un approfondimento conoscitivo del fenomeno artistico negli ambiti, rispettivamente, dell'antico mondo greco-romano e dell'Europa medievale, moderna e contemporanea.
I piani di studio risultano quindi tendenzialmente paralleli e prevedono, per il curricolo di archeologia classica, l'acquisizione di competenze avanzate in ambito antichistico e di carattere generale e istituzionale in quelli medievistico e modernistico; viceversa e specularmente, per il curricolo di storia dell'arte, l'acquisizione di competenze avanzate in ambito medievistico, modernistico, contemporaneistico, e di carattere generale e istituzionale in quello antichistico. Nel terzo curricolo (con sede a Cremona), competenze di base nell'ambito della storia dell'arte antica e avanzate in quelli medievistico e modernistico sono completate da un maggior approfondimento di discipline metodologiche funzionali alla ricerca d'archivio, alla biblioteconomia, alla codicologia, con possibilità di utili deviazioni negli ambiti (affini-integrativi) della bizantinistica e della storia della musica.
Nei tre curricoli, il primo anno è essenzialmente dedicato all'acquisizione intensiva delle competenze disciplinari caratterizzanti; mentre il secondo prevede, oltre a un numero contenuto d'insegnamenti prevalentemente integrativi, il tirocinio e ovviamente l'elaborazione e la stesura della tesi di laurea.
Nel curriculum archeologico, l'area di archeologia e storia dell'arte antica è mirata all'approfondimento critico e specialistico dello sviluppo storico delle arti figurative, della produzione artigianale e dell'architettura nell'antichità classica (dell'ambito greco, etrusco-italico e romano). Questa stessa area, nei due curricoli storico-artistici è mirata all'acquisizione degli elementi conoscitivi basilari e indispensabili a una corretta lettura dei molteplici fenomeni continuistici o revivalistici dell'antico, che ricorrono nelle esperienze dell'arte medievale, moderna e contemporanea. Al termine del biennio specialistico è lecito attendersi da tutti i laureati una consolidata e non superficiale acquisizione del quadro storico dell'arte antica; e, in modo particolare da quelli del curriculum archeologico, un grado elevato di autonomia nella classificazione stilistica e nella valutazione storico-critica dei manufatti prodotti nell'antichità.
Nel curriculum storico-artistico, l'area di apprendimento della storia dell'arte è mirata all'approfondimento critico e specialistico dello sviluppo storico delle arti figurative e dell'architettura dell'Occidente medievale, moderno e contemporaneo; ovvero - per studenti del curriculum archeologico - all'acquisizione di un grado adeguato delle relative conoscenze di base, ai fini della comprensione del processo di trasformazione del linguaggio artistico tardoromano in quello medievale, moderno e contemporaneo. Al termine del biennio specialistico è lecito attendersi dai laureati del curriculum storico-artistico una consolidata e non superficiale acquisizione del quadro storico dell'arte medievale, moderna e contemporanea, e un grado elevato di autonomia nell'analisi e nella valutazione storico-critica di dipinti, manufatti e monumenti.
L'area di apprendimento della letteratura artistica include vari aspetti metodologici. Sul piano della didattica frontale è mirata sia allo studio della moderna letteratura artistica, considerata nella duplice valenza descrittivo-documentaria e storico-critica; sia alla comprensione dei principali aspetti teorici della musealizzazione di opere d'arte e alla conoscenza di un'ampia relativa esemplificazione. Al termine del biennio specialistico è lecito attendersi dai laureati capacità di orientamento autonomo e critico nella letteratura artistica.
L'area di apprendimento dell'archivistica mira alla conoscenza delle modalità di sedimentazione, ordinamento e conservazione dei complessi documentari, dal Medioevo al XXI secolo. Le esercitazioni condotte direttamente presso i fondi archivistici permettono di acquisire dimestichezza con la loro organizzazione, con le problematiche connesse alla loro gestione, oltre che con le dinamiche della ricerca documentaria. Al termine del biennio specialistico è lecito attendersi dai laureati l'acquisizione di un approccio consapevole alle fonti archivistiche e, con esso, la capacità di valutare in senso storico-critico i fondi documentari e di utilizzarli ai fini della ricerca.
Conoscenze e capacità di comprensione
Rispetto al livello raggiunto con la laurea triennale, i laureati della LM acquisiscono maggiori conoscenze nell'ambito delle discipline di settore, sia sul versante teorico, sia su quello storico. Le forme delle didattiche adottate stimolano l'accostamento alla disciplina e l'interesse all'approfondimento; a tal fine viene ritenuta di grande importanza l'introduzione della modalità seminariale, che dà modo ai singoli individui di elaborare ed esprimere giudizi autonomi nell'ambito della discussione, fondati sulla lettura critica delle fonti e della bibliografia scientifica. All'approfondimento disciplinare e all'ampliamento dell'orizzonte culturale corrisponde la maturazione di una capacità di orientamento e di ricerca che potrà trovare applicazione tanto in contesti di gruppo quanto in ricerche autonome e originali.
La verifica dei risultati avviene mediante verifiche in itinere e/o relazioni, e in sede di esame scritto e/o orale.
La verifica dei risultati avviene mediante verifiche in itinere e/o relazioni, e in sede di esame scritto e/o orale.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
Il percorso di studi porta attraverso la discussione e la verifica permanente delle conoscenze acquisite (seminari, esami, tesine) a sviluppare capacità di orientamento e costante aggiornamento tali da consentire ai laureati di applicare metodologie e conoscenze a contesti nuovi e sperimentali. Per gli allievi sarà possibile applicare le cognizioni acquisite valutando i manufatti in ordine ai caratteri formali, determinandone cronologia, ambito di esecuzione, caratteristiche tecniche e promuovendo operazioni a fini di valorizzazione e conservazione. Tale capacità potrà esplicarsi tanto in ordine al patrimonio regionale quanto a quello nazionale. Le metodologie acquisite assicureranno la possibilità di buon inserimento operativo anche in contesti internazionali (musei, centri culturali), dotati di precipua caratterizzazione culturale. A tale fine gli studenti acquisiranno capacità di dialogare proficuamente con esperti di diversi settori operando in collaborazione con gruppi di lavoro.
La capacità viene verificata ad ogni livello delle prove di valutazione (relazioni, seminari, esami di profitto, prova finale).
La capacità viene verificata ad ogni livello delle prove di valutazione (relazioni, seminari, esami di profitto, prova finale).
Autonomia di giudizi
Attraverso momenti specifici della didattica, come i seminari e le esercitazioni, i discenti approfondiscono concetti, teorie e metodologie di analisi critica in relazione a contesti specifici, affrontando via via problemi più complessi e sviluppando di conseguenza capacità di collegamento, di sistematizzazione, di analisi e discussione sulla base di dati parziali, che sono caratteristiche identificanti dell'autonomia di giudizio. Le dinamiche metodologiche acquisite assicurano peraltro la possibilità di analizzare fenomenologie e formulare progetti operativi in relazione a contesti meno o niente affatto noti, sviluppando la capacità di giudizio e di rispetto verso realtà ancora non sperimentate dai singoli
L'acquisizione dell'autonomia di giudizio viene verificata ad ogni livello delle prove di valutazione (esami di profitto, relazioni, prova finale).
L'acquisizione dell'autonomia di giudizio viene verificata ad ogni livello delle prove di valutazione (esami di profitto, relazioni, prova finale).
Abilità comunicative
Il risultato dell'abilità comunicativa viene raggiunto attraverso la frequente verifica delle conoscenze acquisite e la dialettica tra docente e allievi che si instaura durante l'attività seminariale. La tesi ha sia il compito di dar conto di una ricerca originale, sia di favorire la capacità di discussione della bibliografia e l'esposizione dei nuovi risultati raggiunti. Il laureato è quindi in grado di gestire i risultati del proprio lavoro, ciò che lo mette in grado sia di affrontare livelli di alta divulgazione, sia di interagire in sede scientifica (convegni nazionali e internazionali, seminari etc.). La comunicazione potrà avvenire tanto nei termini più tradizionali, quanto attraverso l'impiego delle più moderne tecnologie. La capacità comunicativa maturata è da intendersi sia in relazione all'uso della scrittura, sia nella forma orale.
La verifica si effettua durante le prove d'esame e la presentazione di lavori individuali, nel corso delle attività seminariali, nonché nella prova finale.
La verifica si effettua durante le prove d'esame e la presentazione di lavori individuali, nel corso delle attività seminariali, nonché nella prova finale.
Capacità di apprendimento
Al termine del biennio, attraverso il costante esercizio metodologico previsto dalle modalità della didattica (corsi frontali e seminariali, esercitazioni scritte, discussione in sede d'esame, tesi finale) i laureati avranno acquisito capacità di lavoro autonomo, ovvero capacità di autodeterminazione nell'individuazione e sviluppo di ipotesi di ricerca, utile ad inserirli nel mondo del lavoro, ma anche tale da consentire - l'avanzamento nei livelli formativi, come dottorati, scuole di specialità, specializzazione finalizzata alla carriera di funzionario nei ranghi statali, Master ad alta specializzazione - di concorrere all'assegnazione di assegni di ricerca, borse di studio etc.
La verifica si effettua durante le prove d'esame e la presentazione di lavori individuali, nel corso delle attività seminariali, nonché nella prova finale.
La verifica si effettua durante le prove d'esame e la presentazione di lavori individuali, nel corso delle attività seminariali, nonché nella prova finale.
Requisiti di accesso
Per accedere al corso di laurea magistrale lo studente deve essere in possesso della laurea, del diploma universitario di durata triennale (compresi quelli conseguiti secondo l'ordinamento previgente al D.M. 509/1999 e successive modificazioni e integrazioni), ovvero di altro titolo di studi conseguito all'estero, riconosciuto idoneo dagli organi competenti dell'Università.
Per l'ammissione si richiede inoltre il possesso dei requisiti curriculari specificati qui di seguito e di un'adeguata preparazione di base, metodologica e storica, acquisita nel precedente corso di studi negli ambiti linguistici, letterari, storico-filosofici, e storico-artistici. Il Regolamento didattico del corso di studio definisce procedure mirate a verificare l'adeguatezza della preparazione iniziale dello studente.
Per essere ammesso al corso di laurea magistrale lo studente deve essere in possesso della laurea di primo livello in una delle seguenti classi:
ai sensi del D.M. 270/2004:
L-1 Beni culturali
L-3 Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda
L-10 Lettere
DAPL10 (Diplomi Accademici di Primo Livello, Didattica dell'Arte, Classe di Laurea equipollente L-3)
ai sensi del D.M. 509/1999
5 Lettere
13 Scienze dei beni culturali
23 Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda
41 Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali
- o nel titolo di laurea del vecchio ordinamento (previgente al D.M. 509/99) in:
Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo
Lettere
Storia e conservazione dei beni culturali
Per gli studenti che abbiano conseguito una laurea di primo livello in classi diverse da quelle indicate, per l'iscrizione al Corso di laurea magistrale è richiesto il possesso di un livello adeguato di cultura generale di ambito storico-letterario e storico-artistico, comprovato da requisiti curricolari corrispondenti in un minimo di 36 CFU maturati nei seguenti SSD:
24 CFU
L-ART/01 storia dell'arte medievale
L-ART/02 storia dell'arte moderna
L-ART/03 storia dell'arte contemporanea
L-ART/04 museologia e critica artistica e del restauro
L-ANT/07 Archeologia classica
L-ANT/08 Archeologia cristiana e medievale
12 CFU
L-FIL-LET/10 (Letteratura italiana) e/o L-FIL-LET/11 (Letteratura italiana contemporanea)
L-ANT/02 (Storia greca), L-ANT/03 (Storia romana), M-STO/01 (Storia medievale), M-STO/02 (Storia moderna), M-STO/04 (Storia contemporanea), M-STO/08 (Archivistica, bibliografia e biblioteconomia), M-STO/09 (Paleografia)
L-ART/05 discipline dello spettacolo
L-ART/06 cinema, fotografia e televisione
L-ART/07 musicologia e storia della musica
L-ANT/06 Etruscologia e antichità italiche
M-FIL/04 Estetica
ICAR/18 Storia dell'architettura
ICAR/19 Restauro
Si richiedono inoltre almeno 3 CFU di lingua straniera maturati all'interno dei seguenti settori scientifico-disciplinari: L-LIN/04 (Lingua e traduzione - lingua francese); L-LIN/12 (Lingua e traduzione - lingua inglese); L-LIN/14 (Lingua e traduzione - lingua tedesca); L-LIN/07 (Lingua e traduzione - lingua spagnola).
Per l'ammissione si richiede inoltre il possesso dei requisiti curriculari specificati qui di seguito e di un'adeguata preparazione di base, metodologica e storica, acquisita nel precedente corso di studi negli ambiti linguistici, letterari, storico-filosofici, e storico-artistici. Il Regolamento didattico del corso di studio definisce procedure mirate a verificare l'adeguatezza della preparazione iniziale dello studente.
Per essere ammesso al corso di laurea magistrale lo studente deve essere in possesso della laurea di primo livello in una delle seguenti classi:
ai sensi del D.M. 270/2004:
L-1 Beni culturali
L-3 Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda
L-10 Lettere
DAPL10 (Diplomi Accademici di Primo Livello, Didattica dell'Arte, Classe di Laurea equipollente L-3)
ai sensi del D.M. 509/1999
5 Lettere
13 Scienze dei beni culturali
23 Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda
41 Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali
- o nel titolo di laurea del vecchio ordinamento (previgente al D.M. 509/99) in:
Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo
Lettere
Storia e conservazione dei beni culturali
Per gli studenti che abbiano conseguito una laurea di primo livello in classi diverse da quelle indicate, per l'iscrizione al Corso di laurea magistrale è richiesto il possesso di un livello adeguato di cultura generale di ambito storico-letterario e storico-artistico, comprovato da requisiti curricolari corrispondenti in un minimo di 36 CFU maturati nei seguenti SSD:
24 CFU
L-ART/01 storia dell'arte medievale
L-ART/02 storia dell'arte moderna
L-ART/03 storia dell'arte contemporanea
L-ART/04 museologia e critica artistica e del restauro
L-ANT/07 Archeologia classica
L-ANT/08 Archeologia cristiana e medievale
12 CFU
L-FIL-LET/10 (Letteratura italiana) e/o L-FIL-LET/11 (Letteratura italiana contemporanea)
L-ANT/02 (Storia greca), L-ANT/03 (Storia romana), M-STO/01 (Storia medievale), M-STO/02 (Storia moderna), M-STO/04 (Storia contemporanea), M-STO/08 (Archivistica, bibliografia e biblioteconomia), M-STO/09 (Paleografia)
L-ART/05 discipline dello spettacolo
L-ART/06 cinema, fotografia e televisione
L-ART/07 musicologia e storia della musica
L-ANT/06 Etruscologia e antichità italiche
M-FIL/04 Estetica
ICAR/18 Storia dell'architettura
ICAR/19 Restauro
Si richiedono inoltre almeno 3 CFU di lingua straniera maturati all'interno dei seguenti settori scientifico-disciplinari: L-LIN/04 (Lingua e traduzione - lingua francese); L-LIN/12 (Lingua e traduzione - lingua inglese); L-LIN/14 (Lingua e traduzione - lingua tedesca); L-LIN/07 (Lingua e traduzione - lingua spagnola).
Esame finale
La prova finale, cui si accede dopo aver acquisito almeno 92 crediti e che consente l'acquisizione di altri 28 crediti, consiste nella presentazione e discussione di una tesi, elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore.
La tesi deve dar conto dell'acquisita competenza metodologia, della capacità di organizzare ed analizzare materiali di studio, della capacità di condurre la ricerca secondo parametri scientifici.
La tesi deve dar conto dell'acquisita competenza metodologia, della capacità di organizzare ed analizzare materiali di studio, della capacità di condurre la ricerca secondo parametri scientifici.
Profili Professionali
Profili Professionali (5)
Curatore e conservatore di musei
Curatori e conservatori di musei conducono ricerche, acquisiscono, valutano e garantiscono la conservazione e la gestione di beni di interesse storico, culturale o artistico, rendendone disponibile la documentazione; organizzano attività di promozione, valorizzazione, mostre ed eventi; in collaborazione con Soprintendenze e Università, promuovono la ricerca sulle collezioni e valutano le richieste di prestito; definiscono obiettivi, accrescimento, manutenzione, ricerca e divulgazione scientifica delle opere e delle collezioni; ai fini della conservazione, promuovono indagini diagnostiche e coordinano le attività di restauri, garantendone una dettagliata documentazione.
Curatori e conservatori di musei assommano conoscenze nel campo della storia dell’arte, del collezionismo, della museologia, della museografia, della comunicazione, della legislazione dei beni culturali, della cura anche gestionale ed economica delle collezioni, della sicurezza, della gestione del personale. Devono inoltre possedere competenze tecnico-informatiche e scientifiche adeguate alla tipologia delle collezioni a loro affidate.
Conservatore dei musei, curatore museale, direttore di museo, gallerista in istituzioni pubbliche e private.
Esperto d'arte
L’esperto d’arte conduce ricerche nel campo della storia dell'arte e della produzione estetica e applica tali conoscenze per valutare, identificare, promuovere opere d'arte ed artisti, comunicare intorno a beni e patrimoni storico-artistici. Può svolgere un’attività di informazione in qualità di critico d’arte nell’ambito di pubblicazioni, scientifiche o periodiche. Può concepire, programmare, coordinare e costruire percorsi di didattica museale, eventi culturali e artistici, quali festival e mostre, sia in ambito pubblico che privato.
L'esperto d'arte deve possedere un’ottima conoscenza dell'arte antica, medievale, moderna e contemporanea, nazionale ed internazionale, avere buone capacità organizzative, di promozione e divulgazione.
Lavora come critico d’arte, esperto di arti figurative e storico dell’arte, in qualità di libero professionista, per attività di valutazione, comunicazione e divulgazione di eventi artistici.
Esperto di arte antica
Il laureato magistrale sarà in grado di: svolgere attività di promozione e divulgazione della conoscenza dei beni archeologici in ambito turistico-culturale, giornalistico ed editoriale; operare in contesti di esplorazioni archeologiche in tutte le loro fasi; classificare tipocronologicamente, schedare secondo i più aggiornati protocolli informatici e predisporre all'esposizione museale i materiali archeologici, con la dovuta attenzione alle esigenze comunicative della terza missione. Secondo la normativa italiana, potrà pervenire a ruoli ispettivi e direttivi nelle istituzioni statali museali e di tutela di siti e monumenti archeologici, purché il titolo di laurea magistrale sia integrato da un diploma di specializzazione e/o di dottorato di ricerca in archeologia.
Il laureato magistrale possiede una buona padronanza degli strumenti bibliografici utili alla ricostruzione del quadro culturale delle antiche civiltà del Mediterraneo; articolate competenze storico-culturali di base, tali da consentirgli una corretta contestualizzazione storica dei relativi manufatti; conoscenza della metodologia e delle tecniche dell'esplorazione archeologica e dell'offerta di applicazioni archeometriche resa disponibile dalle cosiddette scienze ausiliarie; competenze approfondite nei metodi e nelle tecniche di documentazione grafica e fotografica dell'evidenza archeologica nonché d'inventariazione e schedatura catalografica dei reperti; capacità di apprendere programmi e applicativi informatici e di farne uso per la gestione e la consultazione del patrimonio culturale; capacità di elaborare progetti mirati alla conoscenza, tutela e gestione del patrimonio archeologico, in interazione con altre figure professionali.
La preparazione acquisita consente al laureato magistrale:
- di operare in collaborazione con e d'inserirsi in società e cooperative di servizi archeologici;
- d'inserirsi in organismi e unità di studio e di ricerca, impegnati nella conservazione del patrimonio archeologico, artistico, documentario e monumentale, presso enti e istituzioni sia pubblici (ma non statali: Comuni, Province, Regioni) sia privati (fondazioni);
- di partecipare a ricerche archeologiche sul terreno (prospezioni di superficie e scavi) su autorizzazione e per incarico degli enti preposti alla tutela, anche nell'ambito di associazioni professionali;
- di svolgere attività di comunicazione scientifica nell'ambito dei temi archeologici, sia a mezzo stampa sia attraverso strumenti multimediali;
- di partecipare a concorsi per l'esercizio della professione di guida turistica;
- di accedere a Scuola di specializzazione, a Dottorato di ricerca e a Master di II livello.
Come già osservato sopra (“funzione in un contesto di lavoro”), si sottolinea che le posizioni di funzionario archeologo, nei ruoli ispettivi e direttivi (statali), museali e di tutela di siti e monumenti archeologici, richiedono in Italia, in aggiunta al titolo di laurea magistrale, anche un diploma di specializzazione e/o di dottorato di ambito archeologico. Quest'ultimo è pure indispensabile per l'accesso a un’eventuale carriera accademica nel settore.
Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
Le professioni comprese in questa unità collaborano con i docenti universitari e li coadiuvano nella progettazione e nella realizzazione delle attività didattiche e curricolari, assicurando autonomamente corsi propedeutici o specialistici, ma anche attraverso esercitazioni, seminari, direzione di tesi di laurea, attività tutoriali; progettano e conducono in ambito accademico ricerche teoriche e sperimentali finalizzate ad ampliare e ad innovare la conoscenza scientifica.
Al ricercatore e ai tecnici laureati si richiedono competenze specialistiche nei settori disciplinari di riferimento, oltre a competenze tecniche, scientifiche e informatiche di supporto alle attività di ricerca.
In ambito universitario il ricercatore costituisce la prima tappa della carriera universitaria. La normativa attuale prevede esclusivamente la figura del ricercatore a tempo determinato (a cui si accede previo superamento di concorso), con contratto di durata triennale, eventualmente prorogabile. Esistono ricercatori anche presso gli enti di ricerca (ad esempio Cnr) e nelle aziende dove si promuove attività di ricerca per favorire l’innovazione.
Storico dell’arte
Lo storico dell'arte ricopre ruoli di elevata responsabilità in vari ambiti professionali: studia il patrimonio storico-artistico in vista della sua conoscenza, tutela, manutenzione ordinaria e straordinaria, valorizzazione. Abbina competenze storiche e analisi dei problemi della conservazione, della gestione e della valorizzazione; provvede alla catalogazione, alla documentazione, allo studio dei manufatti; ne promuove la conoscenza attraverso manifestazioni, mostre, conferenze e visite guidate, cataloghi e pubblicazioni; coordina e supervisiona il lavoro di restauro; offre consulenze ad enti pubblici e privati, anche tribunali, fondazioni, archivi d’artista, in merito all’autenticità o falsità delle opere d’arte, su provenienza, qualità, e valore di beni artistici.
Lo storico dell'arte padroneggia la vicenda dei fenomeni storici e artistici che hanno caratterizzato l'antichità e le età medievale, moderna e contemporanea; deve avere una buona conoscenza della letteratura artistica, degli orientamenti della critica d'arte, della storia del collezionismo, delle attuali problematiche museali, dei più moderni strumenti bibliografici; deve saper progettare iniziative di valorizzazione dei beni culturali e di didattica museale, utilizzare i criteri e la metodologia di catalogazione, possedere competenze relative al restauro, alla conservazione, alla normativa sulla tutela dei beni artistici. In funzione del ruolo rivestito, possiede capacità di coordinamento del personale, e competenze informatiche in relazione anche alle attività di archiviazione e gestione del patrimonio culturale.
Nella pubblica amministrazione, lo storico dell’arte lavora presso istituzioni finalizzate alla conservazione di beni artistici e storici, soprintendenze, musei, gallerie, pinacoteche, previo conseguimento dei diplomi post-laurea di specializzazione e/o dottorato di ricerca. Nel settore privato, trova impiego presso case editrici e d’asta, gallerie, agenzie turistiche, imprese o fondazioni incaricate di conservare, schedare e studiare le opere d’arte, archivi d’artista. Il laureato potrà proseguire gli studi con il terzo livello della formazione universitaria (Scuola di specializzazione o Dottorato o Master di II secondo livello). I laureati che avranno crediti in numero sufficiente in opportuni gruppi di settori potranno, come previsto dalla legislazione vigente, partecipare alle prove di ammissione per i percorsi di formazione per l’insegnamento secondario.
Didattica
Insegnamenti (76)
28 CFU
700 ore
6 CFU
36 ore
6 CFU
36 ore
6 CFU
36 ore
6 CFU
36 ore
6 CFU
42 ore
6 CFU
36 ore
6 CFU
36 ore
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501150 - ARCHIVISTICA SPECIALE MODERNA E CONTEMPORANEA (C. P.)
Primo Semestre (23/09/2024 - 17/12/2024)
- 2024
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501451 - STORIA DEL CRISTIANESIMO IN ETA' MODERNA E CONTEMPORANEA
Primo Semestre (23/09/2024 - 17/12/2024)
- 2024
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502733 - ARCHEOLOGIA CLASSICA - B (ARTE ROMANA) C.P.
Primo Semestre (23/09/2024 - 17/12/2024)
- 2024
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504313 - TEORIA E ANALISI DEL CINEMA E DELL'AUDIOVISIVO
Primo Semestre (23/09/2024 - 17/12/2024)
- 2024
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510098 - ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE DELL'ASIA OCCIDENTALE ANTICA
Primo Semestre (23/09/2024 - 17/12/2024)
- 2024
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510136 - STORIA DELLA TRADIZIONE E FORTUNA DEI CLASSICI
Primo Semestre (23/09/2024 - 17/12/2024)
- 2024
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