Il corso si prefigge lo scopo di fornire gli strumenti di base per affrontare lo studio della storia dell’architettura, tanto nella sua dimensione tecnica e formale, quanto nelle sue implicazioni sociali, politiche e culturali. Si vorrebbe, pertanto, che gli studenti arrivassero ad acquisire un’adeguata terminologia tecnica, un quadro generale dello sviluppo della Storia dell’Architettura in Occidente (con particolare attenzione all’Italia) in età moderna, nonché una consapevolezza circa le fonti e le problematiche della ricerca scientifica in campo storico-architettonico. Si auspica infine che il corso prossa aprire ad una comprensione critica dei fenomi storico-architettonici e della loro relazione con il contesto storico-geografico di riferimento.
Prerequisiti
Buona conoscenza dello sviluppo storico dell'area italiana in Età Moderna.
Metodi didattici
Il corso si svolgerà mediante lezioni frontali.
Verifica Apprendimento
L'esame orale – incentrato sugli argomenti trattati a lezione – tenderà a valutare la capacità di riconoscere le opere, di sintetizzare le vicende delle fabbriche, di contestualizzare i singoli edifici nel panorama storico e culturale dell'epoca e di descriverli in modo corretto, mediante l'utilizzo di una terminologia specifica appropriata.
Testi
C. L. Frommel, Architettura del Rinascimento Italiano, Milano, Skira, 2014 [nelle sezioni relative a i temi trattati a lezione]. Indicazioni bibliografiche, per l'approfondimento di ciascuno dei temi trattati, saranno fornite dal docente a lezione. Costituiscono oggetto dell’interrogazione d’esame: gli appunti delle lezioni, i contenuti del manuale e degli approfondimenti bibliografici indicati.
Contenuti
Il corso è dedicato al rapporto fra architettura e potere in Età Moderna (XV-XVI secolo). Il corso, in particolare, intende indagare la complessa relazione che si genera fra “fenomeni artistici” e “fenomeni extra-artistici” (Castelnuovo-Ginzburg, 1979) nel panorama storico-architettonico italiano di Quattro e Cinquecento. Attraverso lo studio dei principali centri di produzione architettonica di Età Moderna, il corso metterà in evidenza i nessi che legano i cantieri architettonici alle dinamiche politiche, economiche, sociali e religiose in atto. Saranno al centro della riflessione l’impiego dell’architettura, degli interventi a scala urbana, così come delle arti e della scultura (figurativa e architettonica) quali “strumenti dell’arte di governo” e quali media di precisi messaggi politici, religiosi e diplomatici. Il corso alternerà letture diacroniche, lezioni monografiche e visite in situ. Gli ambienti oggetto di studio saranno, in particolare: la Firenze medicea, la Milano visconteo-sforzesca, Urbino, Mantova, Roma e lo Stato Pontificio, Napoli, la Repubblica di Venezia e la Granada di Carlo V.