ID:
501457
Durata (ore):
42
CFU:
6
SSD:
MUSICOLOGIA E STORIA DELLA MUSICA
Anno:
2024
Dati Generali
Periodo di attività
Annualità Singola (23/09/2024 - 06/06/2025)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Il corso, organizzato in due moduli, si propone di introdurre alla conoscenza della storia della musica occidentale dal IX all’inizio del XVII secolo e di fornire gli strumenti principali per comprendere repertori, testimoni e forme della musica negli ambiti principali della società e della cultura medioevale e rinascimentale.
Al termine del corso gli studenti dovranno essere in grado di riconoscere i diversi stili, generi e forme delle epoche oggetto di studio sulla base dell’analisi dei loro tratti peculiari. Dovranno inoltre essere in grado di orientarsi nella produzione dei principali compositori sulla base delle più recenti acquisizioni scientifiche.
Al termine del corso gli studenti dovranno essere in grado di riconoscere i diversi stili, generi e forme delle epoche oggetto di studio sulla base dell’analisi dei loro tratti peculiari. Dovranno inoltre essere in grado di orientarsi nella produzione dei principali compositori sulla base delle più recenti acquisizioni scientifiche.
Prerequisiti
Conoscenza del quadro storico e culturale europeo dalla tarda antichità alla fine del Cinquecento nelle sue linee essenziali. Buona conoscenza del linguaggio musicale. È opportuno il superamento dell’esame di “Contrappunto e armonia 1”.
Metodi didattici
Il corso è organizzato in lezioni frontali (30 ore), svolte con l’ausilio di presentazioni in PowerPoint, messe a disposizione degli studenti sulla piattaforma didattica KIRO. A queste si aggiungono esercitazioni in aula tenute dal docente (12 ore), dedicate prevalentemente a approfondimenti, analisi e ascolti di composizioni discusse a lezione. Il corso è affiancato da un tutorato specifico (Introduzione ai repertori musicali occidentali).
Verifica Apprendimento
Colloquio orale volto ad accertare le competenze acquisite, tra cui, in particolare, la conoscenza delle forme e dei generi musicali dal IX al XIV secolo e la capacità di collocare la musica all’interno del quadro storico e culturale del Medioevo. Il colloquio orale prevede una parte introduttiva, propedeutica all’esame, sui testi di riferimento indicati nella bibliografica e in particolare sugli argomenti non affrontati durante le lezioni, e domande specifiche sul corso svolto in aula. Gli studenti non frequentanti saranno interrogati esclusivamente sui testi previsti dal programma.
Testi
Per l’esame è richiesta la conoscenza di tutti gli argomenti trattati durante le lezioni; il materiale utilizzato e che costituisce parte integrante dell’esame è disponibile sul portale didattico “Kiro” all’indirizzo https://elearning.unipv.it/ (accesso tramite le proprie credenziali di ateneo).
È inoltre richiesto lo studio dei seguenti testi, soprattutto per tutti quegli argomenti non svolti durante le lezioni:
– G. CATTIN, La monodia nel medioevo, nuova ed. ampliata riveduta e corretta, Torino, EDT, 1991 ed edizioni successive (Storia della musica, a cura della Società Italiana di Musicologia, 2), capitoli I (tutto), IV (paragrafi 24-26), V (paragrafi 27-29).
– G. BAROFFIO - E. JU KIM, Cantemus Domino Gloriose. Introduzione al canto gregoriano, Saronno, Urban, 2003, capitoli 6-11 (compresi gli esempi musicali).
– A. PLANCHART, Le tradizioni del canto liturgico nell’Europa occidentale, in Enciclopedia della musica, 4: Storia della musica europea, Torino, Einaudi, 2004, pp. 41-67.
- F. A. GALLO, La polifonia nel medioevo, nuova ed. ampliata riveduta e corretta, Torino, EDT, 1991 ed edizioni successive (Storia della musica, a cura della Società Italiana di Musicologia, 3), capitoli II-III (Il Trecento francese, Il Trecento italiano).
Gli studenti non frequentanti o che hanno comunque frequentato solo parte delle lezioni sono tenuti a conoscere i seguenti testi (completi se non indicato diversamente):
– G. CATTIN, La monodia nel medioevo, nuova ed. ampliata riveduta e corretta, Torino, EDT, 1991 ed edizioni successive (Storia della musica, a cura della Società Italiana di Musicologia, 2), tutto tranne il capitolo II.
– G. BAROFFIO – E. JU KIM, Cantemus Domino Gloriose. Introduzione al canto gregoriano, Saronno, Urban, 2003 (compresi gli esempi musicali, esplicativi delle forme e delle tecniche compositive illustrate qui e nel libro di Cattin).
– A. PLANCHART, Le tradizioni del canto liturgico nell’Europa occidentale, in Enciclopedia della musica, 4: Storia della musica europea, Torino, Einaudi, 2004, pp. 41-67.
– F. A. GALLO, La polifonia nel medioevo, nuova ed. ampliata riveduta e corretta, Torino, EDT, 1991 ed edizioni successive (Storia della musica, a cura della Società Italiana di Musicologia, 3), capitoli I-III (Il Duecento, Il Trecento francese, Il Trecento italiano).
– La polifonia fino al XIII secolo, dispensa caricata sul sopra menzionato portale “Kiro” nell’apposita cartella.
Agli studenti non frequentanti non si richiede la conoscenza del materiale didattico pubblicato su “Kiro”, che può comunque essere utilizzato per una migliore e più consapevole preparazione.
È inoltre richiesto lo studio dei seguenti testi, soprattutto per tutti quegli argomenti non svolti durante le lezioni:
– G. CATTIN, La monodia nel medioevo, nuova ed. ampliata riveduta e corretta, Torino, EDT, 1991 ed edizioni successive (Storia della musica, a cura della Società Italiana di Musicologia, 2), capitoli I (tutto), IV (paragrafi 24-26), V (paragrafi 27-29).
– G. BAROFFIO - E. JU KIM, Cantemus Domino Gloriose. Introduzione al canto gregoriano, Saronno, Urban, 2003, capitoli 6-11 (compresi gli esempi musicali).
– A. PLANCHART, Le tradizioni del canto liturgico nell’Europa occidentale, in Enciclopedia della musica, 4: Storia della musica europea, Torino, Einaudi, 2004, pp. 41-67.
- F. A. GALLO, La polifonia nel medioevo, nuova ed. ampliata riveduta e corretta, Torino, EDT, 1991 ed edizioni successive (Storia della musica, a cura della Società Italiana di Musicologia, 3), capitoli II-III (Il Trecento francese, Il Trecento italiano).
Gli studenti non frequentanti o che hanno comunque frequentato solo parte delle lezioni sono tenuti a conoscere i seguenti testi (completi se non indicato diversamente):
– G. CATTIN, La monodia nel medioevo, nuova ed. ampliata riveduta e corretta, Torino, EDT, 1991 ed edizioni successive (Storia della musica, a cura della Società Italiana di Musicologia, 2), tutto tranne il capitolo II.
– G. BAROFFIO – E. JU KIM, Cantemus Domino Gloriose. Introduzione al canto gregoriano, Saronno, Urban, 2003 (compresi gli esempi musicali, esplicativi delle forme e delle tecniche compositive illustrate qui e nel libro di Cattin).
– A. PLANCHART, Le tradizioni del canto liturgico nell’Europa occidentale, in Enciclopedia della musica, 4: Storia della musica europea, Torino, Einaudi, 2004, pp. 41-67.
– F. A. GALLO, La polifonia nel medioevo, nuova ed. ampliata riveduta e corretta, Torino, EDT, 1991 ed edizioni successive (Storia della musica, a cura della Società Italiana di Musicologia, 3), capitoli I-III (Il Duecento, Il Trecento francese, Il Trecento italiano).
– La polifonia fino al XIII secolo, dispensa caricata sul sopra menzionato portale “Kiro” nell’apposita cartella.
Agli studenti non frequentanti non si richiede la conoscenza del materiale didattico pubblicato su “Kiro”, che può comunque essere utilizzato per una migliore e più consapevole preparazione.
Contenuti
PRIMO MODULO: il Medioevo
(Rodobaldo Tibaldi)
PROGRAMMA DEL CORSO
Sguardo panoramico sulla formazione della cultura musicale europea dall’alto Medioevo al tardo sec. XIV, con particolare riguardo ai seguenti argomenti: i repertori di canto liturgico e il canto gregoriano; la nascita della notazione musicale; la polifonia sacra e profana dell’Ars Antiqua e dell’Ars nova. Descrizione delle principali forme e tecniche compositive.
È data per acquisita la conoscenza dei principali accadimenti storici e degli orientamenti culturali fondamentali del periodo IV-XIV secolo (è sufficiente quanto imparato nelle scuole superiori). Uno strumento assai agile e informato è costituito dalla garzantina Enciclopedia del Medioevo, contenente anche diverse voci sulla musica.
(Rodobaldo Tibaldi)
PROGRAMMA DEL CORSO
Sguardo panoramico sulla formazione della cultura musicale europea dall’alto Medioevo al tardo sec. XIV, con particolare riguardo ai seguenti argomenti: i repertori di canto liturgico e il canto gregoriano; la nascita della notazione musicale; la polifonia sacra e profana dell’Ars Antiqua e dell’Ars nova. Descrizione delle principali forme e tecniche compositive.
È data per acquisita la conoscenza dei principali accadimenti storici e degli orientamenti culturali fondamentali del periodo IV-XIV secolo (è sufficiente quanto imparato nelle scuole superiori). Uno strumento assai agile e informato è costituito dalla garzantina Enciclopedia del Medioevo, contenente anche diverse voci sulla musica.
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Altre informazioni
Alla fine del modulo sarà prevista una prova intermedia (prova in itinere) sull’intero programma (argomenti trattati a lezione e manuali integrativi); tale prova è riservata agli studenti frequentanti. Saranno considerati frequentanti gli studenti che frequenteranno effettivamente almeno i 2/3 delle lezioni. La prova avrà luogo con un numero minimo di cinque studenti.
Gli studenti autorizzati a beneficiare della didattica inclusiva devono rivolgersi al docente, che tramite colloquio personale (preferibilmente in presenza, eventualmente a distanza) individuerà caso per caso il materiale didattico più idoneo a seconda delle categorie di attinenza, secondo quanto proposto dal Senato Accademico.
IMPORTANTE
L’esame di Storia della musica 1 può essere separato in due parti corrispondenti ai due moduli (ovviamente secondo la successione cronologica), ma deve essere obbligatoriamente completato nell’ambito massimo di due sessioni d’esame consecutive senza alcuna eccezione, indipendentemente da eventuali articolazioni interne dei singoli moduli. La prova in itinere è considerata come appartenente alla sessione estiva.
Gli studenti autorizzati a beneficiare della didattica inclusiva devono rivolgersi al docente, che tramite colloquio personale (preferibilmente in presenza, eventualmente a distanza) individuerà caso per caso il materiale didattico più idoneo a seconda delle categorie di attinenza, secondo quanto proposto dal Senato Accademico.
IMPORTANTE
L’esame di Storia della musica 1 può essere separato in due parti corrispondenti ai due moduli (ovviamente secondo la successione cronologica), ma deve essere obbligatoriamente completato nell’ambito massimo di due sessioni d’esame consecutive senza alcuna eccezione, indipendentemente da eventuali articolazioni interne dei singoli moduli. La prova in itinere è considerata come appartenente alla sessione estiva.
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MUSICOLOGIA
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