Approfondisce una problematica specifica della musica post-tonale. Essa può riguardare le tradizionali discipline di contrappunto, armonia, forme, ritmo, strumentazione e interpretazione, ma può estendersi anche a discipline attigue come ermeneutica, semiologia, scienze cognitive e teorie della comunicazione e della performance
Prerequisiti
Nozioni di base nel campo di armonia e forma musicale. Pratica dell’analisi musicale
Metodi didattici
Lezioni frontali, esercitazioni, attività seminariali.
Verifica Apprendimento
Analisi di una composizione del XX secolo da presentare durante il corso. Elaborazione di una tesina. Discussione della tesina e di altre tematiche del corso.
Testi
Susanna Pasticci, Teoria degli insiemi e analisi della musica post-tonale (Bollettino del GATM II, 1), Bologna 1995. Joseph N. Straus, Introduction to Post-Tonal Theory, New Jersey: Prentice Hall, 2000. Michiel Schuijer, Analyzing Atonal Music: Pitch-Class Set Theory and its Contexts, Suffolk (UK): Boydell & Brewer, 2008. Domenico Giannetta, Tecniche per l’analisi della musica post-tonale, Lucca: LIM, 2023. Gianmario Borio (a cura di), Studi sull’armonia post-tonale: 1910-1940, Fondazione Giorgio Cini, Venezia 2025.
Contenuti
La questione della forma nella musica strumentale della prima fase post-tonale La Formenlehre (teoria della forma musicale), inaugurata da Adolf Bernhard Marx dopo la morte di Beethoven e attestata in diversi trattati dell'Ottocento e di primo Novecento, ha lasciato tracce negli scritti di Bartók, Berg, Hindemith, Schoenberg e Webern. La musica da camera è il campo in cui il dialogo con il passato è particolarmente tangibile. L'adesione ai concetti tradizionali si associa a cambiamenti significativi riguardanti le strutture tematiche e le tecniche di sviluppo. Le trasformazioni del pensiero armonico si svolgono parallelamente alle modalità con cui i compositori affrontarono l'organizzazione fraseologica e le funzioni sintattiche.