ID:
501371
Durata (ore):
36
CFU:
6
SSD:
MUSICOLOGIA E STORIA DELLA MUSICA
Anno:
2025
Dati Generali
Periodo di attività
Secondo Semestre (02/03/2026 - 12/06/2026)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Partendo dallo studio di uno o più casi particolari, il corso intende offrire agli studenti gli strumenti metodologici necessari per rapportarsi al teatro musicale – con particolare attenzione al repertorio operistico del diciannovesimo secolo – indagandone questioni di carattere estetico, drammatico e compositivo. Gli studenti acquisiranno competenze per esaminare un lavoro in relazione al contesto socio-culturale in cui esso è stato concepito, nonché per seguirne la circolazione fino alle riletture registiche contemporanee più significative e per analizzarne eventuali incontri con altri media e forme d’arte.
Prerequisiti
Si presuppongono la conoscenza degli snodi fondamentali della storia dell’opera in musica, dalle origini ai giorni nostri, e la capacità di lettura e analisi della partitura. Si incoraggia la visione – in teatro o per mezzo di registrazioni audiovisive – di un numero adeguato di opere appartenenti a epoche, generi e autori differenti. Benché non vincolante, è inoltre utile la capacità di lettura di testi musicologici in lingua inglese e/o francese.
Metodi didattici
Il corso prevede lezioni prevalentemente frontali, durante le quali si incoraggia il coinvolgimento attivo degli studenti. Settimanalmente saranno messi a disposizione degli studenti materiali didattici di supporto (power point, video, letture integrative, ecc.).
Verifica Apprendimento
a) Studenti frequentanti
Presentazione di un elaborato scritto il cui argomento sarà preventivamente stabilito con la docente; colloquio orale, durante il quale lo studente dovrà dimostrare la conoscenza del programma svolto a lezione e delle letture suggerite durante il corso.
b) Studenti non frequentanti
Presentazione di un elaborato scritto il cui argomento sarà preventivamente stabilito con la docente; colloquio orale, durante il quale lo studente dovrà dimostrare la conoscenza del programma concordato con la docente (si veda anche Testi di riferimento).
Presentazione di un elaborato scritto il cui argomento sarà preventivamente stabilito con la docente; colloquio orale, durante il quale lo studente dovrà dimostrare la conoscenza del programma svolto a lezione e delle letture suggerite durante il corso.
b) Studenti non frequentanti
Presentazione di un elaborato scritto il cui argomento sarà preventivamente stabilito con la docente; colloquio orale, durante il quale lo studente dovrà dimostrare la conoscenza del programma concordato con la docente (si veda anche Testi di riferimento).
Testi
Tutti gli studenti (frequentanti e non frequentanti) dovranno dimostrare una conoscenza approfondita di entrambe le versioni di "Macbeth", ottenuta mediante lo studio del libretto, della partitura e delle registrazioni audiovisive che saranno indicate dalla docente.
Per la partitura e per un inquadramento storico dell’opera si faccia riferimento all’edizione critica:
GIUSEPPE VERDI, "Macbeth", edizione critica a cura di David Lawton, The Works of Giuseppe Verdi, I/10, The University of Chicago Press - Ricordi, Chicago - Milano, 2005.
Per una raccolta di saggi e documenti di varia natura relativi a "Macbeth" (recensioni, lettere, riproduzione del libretto del 1847, ecc.) si può invece consultare:
DAVID ROSEN, ANDREW PORTER (a cura di), "Verdi’s Macbeth: A Sourcebook", New York, W. W. Norton, 1984.
a) Per gli studenti frequentanti il colloquio orale verterà sul programma svolto a lezione e sulle letture indicate dalla docente durante il corso.
b) Gli studenti non frequentanti dovranno studiare uno a scelta tra i seguenti volumi (che non abbiano già studiato per i corsi di Drammaturgia musicale 1 e/o 2):
LORENZO BIANCONI (a cura di), "La drammaturgia musicale, Bologna", Il Mulino, 1986.
CARL DAHLHAUS, "Drammaturgia dell’opera italiana", Torino, EDT, 2005.
FABRIZIO DELLA SETA, "“non senza pazzia.”. Prospettive sul teatro musicale", Roma, Carocci, 2008.
ANSELM GERHARD, "The Urbanization of Opera: Music Theater in Paris in the Nineteenth Century", Chicago-London, University of Chicago Press, 1998.
Dovranno inoltre studiare quattro a scelta tra i seguenti saggi:
MARCO CAPRA, "Aspetti della ricezione del “Macbeth” di Verdi", in Shakespeare e Verdi, a cura di G. Silvani e C. Gallico, Parma, Università degli Studi di Parma, 2000, pp. 7-24.
ANDREA CHEGAI, "Seduzione scenica e ragione drammatica: Verdi ed il “Macbeth” fiorentino del 1847", «Studi verdiani», 11, 1996, pp. 40-74.
MARCELLO CONATI, "Aspetti della messinscena del “Macbeth” di Verdi", «Nuova rivista musicale italiana», XV, 3, 1981, pp. 374-404.
FABRIZIO DELLA SETA, "Shakespeare alla luce di Verdi", «Festival Verdi Journal», 1, 2018, pp. 11-21.
MARKUS ENGELHARDT, "“Macbeth”: Chélard (1827/28) – Verdi (1847/65) – Taubert (1857)", in Verdi-Studien. Pierluigi Petrobelli zum 60. Geburstag, a cura di S. Döhring e W. Osthoff, München, G. Ricordi & Co., 2000, pp. 107-128.
PAOLO GALLARATI, "Il sonnambulismo di Lady Macbeth fra Shakespeare e Verdi", «Studi verdiani», 27, 2017, pp. 143-160.
ANDREAS GIGER, "Shakespeare Criticism, Shakespeare Performance, and the Power of the Witches in Verdi’s “Macbeth”", «Studi verdiani», 29, 2019-2020, pp. 89-120.
MICHELE GIRARDI, "Voluttà del soglio", «Festival Verdi Journal», 1, 2018, pp. 23-31.
JEONGWON JOE, "Opera in Woody Allen’s “Match Point”", in Opera as Soundtrack, Farnham, Ashgate, 2013, pp. 73-100.
CANDIDA BILLIE MANTICA, "Verso l’edizione critica di “Macbeth” (1865) in lingua francese: traduzione, autorialità collettiva e riavvicinamento al modello", in "Tra ragione e pazzia. Saggi di esegesi, storiografia e drammaturgia musicale in onore di Fabrizio Della Seta", a cura di F. Rovelli, C. Vellutini e C. Panti, Pisa, ETS, 2021, pp. 557-598.
GUIDO PADUANO, "Shakespeare e la parola scenica", in Id., Il giro di vite. Percorsi dell’opera lirica, Firenze, La nuova Italia, 1992, pp. 115-166.
GLORIA STAFFIERI, "Da “Robert le Diable” a “Macbeth”. Influssi di Meyerbeer sulla produzione verdiana degli anni Quaranta", «Studi verdiani», 13, 1998, pp. 13-44.
GLORIA STAFFIERI, "Componendo “Macbeth”: Verdi tra Shakespeare e il grand opéra", in "Shakespeare e Verdi", a cura di G. Silvani e C. Gallico, Parma, Università degli Studi di Parma, 2000, pp. 81-97.
GLORIA STAFFIERI, "Il “Macbeth” verdiano nella regia di Luchino Visconti (Spoleto 1958): Materiali per la ricostruzione dello spettacolo", in Giuseppe Verdi: dalla musica alla messinscena. In ricordo di Pierluigi Petrobelli, «Quaderni dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani», 8, Istituto Nazionale di Studi Verdiani - Università di Roma, Parma - Roma, pp. 45-72.
Suggerimenti bibliografici dettagliati saranno indicati durante il corso.
Per la partitura e per un inquadramento storico dell’opera si faccia riferimento all’edizione critica:
GIUSEPPE VERDI, "Macbeth", edizione critica a cura di David Lawton, The Works of Giuseppe Verdi, I/10, The University of Chicago Press - Ricordi, Chicago - Milano, 2005.
Per una raccolta di saggi e documenti di varia natura relativi a "Macbeth" (recensioni, lettere, riproduzione del libretto del 1847, ecc.) si può invece consultare:
DAVID ROSEN, ANDREW PORTER (a cura di), "Verdi’s Macbeth: A Sourcebook", New York, W. W. Norton, 1984.
a) Per gli studenti frequentanti il colloquio orale verterà sul programma svolto a lezione e sulle letture indicate dalla docente durante il corso.
b) Gli studenti non frequentanti dovranno studiare uno a scelta tra i seguenti volumi (che non abbiano già studiato per i corsi di Drammaturgia musicale 1 e/o 2):
LORENZO BIANCONI (a cura di), "La drammaturgia musicale, Bologna", Il Mulino, 1986.
CARL DAHLHAUS, "Drammaturgia dell’opera italiana", Torino, EDT, 2005.
FABRIZIO DELLA SETA, "“non senza pazzia.”. Prospettive sul teatro musicale", Roma, Carocci, 2008.
ANSELM GERHARD, "The Urbanization of Opera: Music Theater in Paris in the Nineteenth Century", Chicago-London, University of Chicago Press, 1998.
Dovranno inoltre studiare quattro a scelta tra i seguenti saggi:
MARCO CAPRA, "Aspetti della ricezione del “Macbeth” di Verdi", in Shakespeare e Verdi, a cura di G. Silvani e C. Gallico, Parma, Università degli Studi di Parma, 2000, pp. 7-24.
ANDREA CHEGAI, "Seduzione scenica e ragione drammatica: Verdi ed il “Macbeth” fiorentino del 1847", «Studi verdiani», 11, 1996, pp. 40-74.
MARCELLO CONATI, "Aspetti della messinscena del “Macbeth” di Verdi", «Nuova rivista musicale italiana», XV, 3, 1981, pp. 374-404.
FABRIZIO DELLA SETA, "Shakespeare alla luce di Verdi", «Festival Verdi Journal», 1, 2018, pp. 11-21.
MARKUS ENGELHARDT, "“Macbeth”: Chélard (1827/28) – Verdi (1847/65) – Taubert (1857)", in Verdi-Studien. Pierluigi Petrobelli zum 60. Geburstag, a cura di S. Döhring e W. Osthoff, München, G. Ricordi & Co., 2000, pp. 107-128.
PAOLO GALLARATI, "Il sonnambulismo di Lady Macbeth fra Shakespeare e Verdi", «Studi verdiani», 27, 2017, pp. 143-160.
ANDREAS GIGER, "Shakespeare Criticism, Shakespeare Performance, and the Power of the Witches in Verdi’s “Macbeth”", «Studi verdiani», 29, 2019-2020, pp. 89-120.
MICHELE GIRARDI, "Voluttà del soglio", «Festival Verdi Journal», 1, 2018, pp. 23-31.
JEONGWON JOE, "Opera in Woody Allen’s “Match Point”", in Opera as Soundtrack, Farnham, Ashgate, 2013, pp. 73-100.
CANDIDA BILLIE MANTICA, "Verso l’edizione critica di “Macbeth” (1865) in lingua francese: traduzione, autorialità collettiva e riavvicinamento al modello", in "Tra ragione e pazzia. Saggi di esegesi, storiografia e drammaturgia musicale in onore di Fabrizio Della Seta", a cura di F. Rovelli, C. Vellutini e C. Panti, Pisa, ETS, 2021, pp. 557-598.
GUIDO PADUANO, "Shakespeare e la parola scenica", in Id., Il giro di vite. Percorsi dell’opera lirica, Firenze, La nuova Italia, 1992, pp. 115-166.
GLORIA STAFFIERI, "Da “Robert le Diable” a “Macbeth”. Influssi di Meyerbeer sulla produzione verdiana degli anni Quaranta", «Studi verdiani», 13, 1998, pp. 13-44.
GLORIA STAFFIERI, "Componendo “Macbeth”: Verdi tra Shakespeare e il grand opéra", in "Shakespeare e Verdi", a cura di G. Silvani e C. Gallico, Parma, Università degli Studi di Parma, 2000, pp. 81-97.
GLORIA STAFFIERI, "Il “Macbeth” verdiano nella regia di Luchino Visconti (Spoleto 1958): Materiali per la ricostruzione dello spettacolo", in Giuseppe Verdi: dalla musica alla messinscena. In ricordo di Pierluigi Petrobelli, «Quaderni dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani», 8, Istituto Nazionale di Studi Verdiani - Università di Roma, Parma - Roma, pp. 45-72.
Suggerimenti bibliografici dettagliati saranno indicati durante il corso.
Contenuti
Composta per il Teatro della Pergola di Firenze, dove debuttò nel 1847, "Macbeth" è la prima delle tre opere di Verdi ispirate a soggetti shakespeariani. A quasi due decenni dalla sua prima rappresentazione, Verdi ne avrebbe poi rimaneggiata significativamente la partitura in vista di una ripresa al Théâtre-Lyrique (Parigi), che ebbe luogo nel 1865. Incentrata sugli effetti catastrofici della ricerca senza scrupoli del potere e sul senso di colpa che ne deriva, nel corso dei secoli la tragedia shakespeariana (1623) ha sollecitato molteplici rivisitazioni che hanno interessato diverse forme d’arte della cultura occidentale. Oltre al capolavoro verdiano, la figura di Macbeth è infatti alla base di altre composizioni musicali – operistiche (H. Chelard, 1827; W. Taubert, 1857; E. Bloch, 1910; S. Sciarrino, 2002) e non (R. Strauss, 1890) – nonché di diverse trasposizioni cinematografiche, tra cui si ricordano quelle di O. Welles (1948), A. Kurosawa (1957), L. Visconti (1969), R. Polansky (1971), fino al recente lavoro di J. Coen (2021).
Il corso prenderà le mosse da un’analisi della drammaturgia dell’opera verdiana, confrontando il libretto di F. M. Piave e A. Maffei sia con la tragedia di Shakespeare sia con le sue fonti letterarie intermedie (M. Leoni, 1820; C. Rusconi, 1838), e individuando punti di contatto e di rottura con il teatro musicale coevo. Si discuteranno dunque le due versioni dell’opera, la seconda delle quali esiste sia in italiano sia in francese (libretto di C. Nuitter e A. Beaume), nel contesto dei due sistemi teatrali per cui furono concepite. Oltre a un esame comparativo con i principali lavori teatrali, musicali e cinematografici sullo stesso soggetto, particolare attenzione sarà rivolta a regie contemporanee di entrambe le versioni dell’opera, a film-opera (C. D’Anna, 1986; D. Campea, 2016) e all’impiego di estratti di Macbeth in colonne sonore di film d’autore (B. Bertolucci, "Prima della rivoluzione", 1962; M. Bellocchio, "La Cina è vicina", 1967; C. D’Anna, "Le cercle des passions", 1983; D. Argento, "Opera", 1987; W. Allen, "Match Point", 2005).
Il corso prenderà le mosse da un’analisi della drammaturgia dell’opera verdiana, confrontando il libretto di F. M. Piave e A. Maffei sia con la tragedia di Shakespeare sia con le sue fonti letterarie intermedie (M. Leoni, 1820; C. Rusconi, 1838), e individuando punti di contatto e di rottura con il teatro musicale coevo. Si discuteranno dunque le due versioni dell’opera, la seconda delle quali esiste sia in italiano sia in francese (libretto di C. Nuitter e A. Beaume), nel contesto dei due sistemi teatrali per cui furono concepite. Oltre a un esame comparativo con i principali lavori teatrali, musicali e cinematografici sullo stesso soggetto, particolare attenzione sarà rivolta a regie contemporanee di entrambe le versioni dell’opera, a film-opera (C. D’Anna, 1986; D. Campea, 2016) e all’impiego di estratti di Macbeth in colonne sonore di film d’autore (B. Bertolucci, "Prima della rivoluzione", 1962; M. Bellocchio, "La Cina è vicina", 1967; C. D’Anna, "Le cercle des passions", 1983; D. Argento, "Opera", 1987; W. Allen, "Match Point", 2005).
Lingua Insegnamento
Italiano
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